Valanga in Valle d’Aosta, ritrovati i corpi degli scialpinisti scomparsi: tra loro il campione italiano Lorenzo Holzknecht chi è



È con immenso dolore che annunciamo la scoperta dei corpi dei tre scialpinisti dispersi ieri a seguito di una valanga in val di Rhêmes, nella zona del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Ancora sepolti dalla neve, la speranza di ritrovarli in vita si è dissolta. Le loro spoglie sono state trasportate in elicottero all’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe (Aosta).



Le vittime

Si tratta di tre promettenti allievi del corso per guide alpine della Valle d’Aosta: Lorenzo Holzknecht, 39 anni, campione di scialpinismo nato a Sondalo e cresciuto a Bormio, Sandro Dublanc, 44 anni, appassionato maestro di sci di Champorcher, e il dedicato finanziere Elia Meta, 37 anni, in servizio nella caserma di Entreves. Sul posto, il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della guardia di finanza sono giunti prontamente in elicottero.

Il campione di scialpinismo

Lorenzo Holzknecht, 39 anni, campione di scialpinismo, è nato a Sondalo e cresciuto a Bormio. Nel corso della sua brillante carriera, ha conquistato un oro (in staffetta nel 2010), un argento e due bronzi ai campionati mondiali, oltre a due ori, un argento e un bronzo ai campionati europei.

Una valanga di emozioni ha travolto il cuore alle 14, sotto l’imponente punta Goletta a 3.250 metri di altitudine, vicino al col de la Tsanteleina, al confine con la Francia. Quattro anime avventurose sono state inghiottite dalla furia della neve. Dopo aver conquistato la montagna con le loro ‘pelli di foca’, stavano scendendo quando il ripido pendio si è staccato sotto i loro sci, precipitando a valle.

L’istruttore Matteo Giglio, una guida alpina valdostana di 49 anni, è rimasto parzialmente sepolto, ma ha lottato con la neve per riemergere dopo alcuni metri. Immediatamente ha cercato i suoi allievi, affidandosi all’apparecchio per la ricerca in valanga (l’Artva). Individuati lungo la colata, li ha trovati vicini l’uno all’altro e si è messo a scavare con la pala per liberarli dalla morsa della neve. Ma nessuno mostrava segni di vita, i loro volti erano già cianotici. In una zona priva di segnale telefonico, Giglio ha deciso di scendere: impiegando un’ora, con un solo sci e un solo bastoncino, ha raggiunto un punto più a valle dove il telefono ha ripreso a funzionare e ha lanciato l’allarme, raccolto sia in Italia sia in Francia. Da Courmayeur è decollato l’elicottero ‘Sierra Alpha 3’, con guide alpine, medico del 118 e guardia di finanza di Entreves. Nonostante il maltempo, in pochi minuti hanno raggiunto la zona della Tsanteleina.

La guida alpina sopravvissuta, Giglio, è stato soccorso e trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta: le sue condizioni sono buone, ha riportato alcune contusioni ed è sotto choc. Contattato telefonicamente non ha voluto rilasciare commenti: «Non ho nulla da dire, nulla da raccontare». Il Soccorso alpino valdostano ha avviato le ricerche alle 16. Tecnici e operatori sanitari sono stati trasportati in elicottero sopra il rifugio Benevolo, a 2.300 metri di quota, e da lì hanno proseguito a piedi. A causa delle pessime condizioni meteo, non è stato possibile raggiungere il luogo della valanga né via terra né con l’elicottero. Le indagini sono in mano alla guardia di finanza. Nell’alta val di Rhemes il pericolo valanghe è ‘marcato’, indice 3 su una scala di 5 punti. Nel 1985 un altro drammatico incidente aveva colpito il mondo delle guide alpine valdostane: in quell’occasione un istruttore e cinque aspiranti persero la vita precipitando dalla parete orientale del Lyskamm.



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