Vincenzo Mollica: Un viaggio tra ricordi, saggezza e battaglie personali



Un Dialogo Ricco di Aneddoti e Riflessioni

Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, disegnatore e autore di talento, è stato recentemente ospite a Radio DEEJAY, condividendo con Linus e Nicola Savino aneddoti preziosi e riflessioni profonde. Questa intervista, ricca di saggezza e curiosità, merita di essere ascoltata con attenzione.



Per vedere la prima parte dell’intervista di Vincenzo Mollica a Radio DEEJAY, clicca qui sotto.

Vincenzo Mollica: Convivenza con Tre Malattie

Inevitabilmente, l’intervista si apre con la discussione sulle condizioni di salute di Mollica. Il giornalista si apre sulle tre malattie con cui convive: il Parkinson, il diabete e la cecità. Mollica racconta un aneddoto che coinvolge l’amico Andrea Camilleri, anch’egli non vedente negli ultimi anni di vita:

> Camilleri mi diceva: “Non dimenticarti i colori, la tavolozza dei colori. Non dimenticarti com’è il giallo, il rosso, il verde. Di notte io mi ripasso i quadri. Vedrai che i sogni diventeranno più limpidi, più squillanti. Vedrai come non hai mai visto nei sogni. Io ho perso la vista, mi sono venuti in soccorso il gusto, l’udito, l’olfatto. Quelli si accentuano. Vedrai che così non ti perderai mai d’animo”. Infatti è così.

L’Arte di Non Vedere: Lo Spettacolo Teatrale di Vincenzo Mollica

Vincenzo Mollica è stato ospite a Radio DEEJAY per presentare il suo spettacolo teatrale L’arte di non vedere, in programma l’11 gennaio a Roma all’Auditorium Parco della Musica e il 15 gennaio a Milano all’Arcimboldi. Il titolo dello spettacolo stesso suggerisce che Mollica parlerà anche della sua esperienza con la cecità:

Tutto nasce dal fatto che non voglio scrivere la mia autobiografia. Non la scriverò mai. Molti scrivono le autobiografie per aggiustarsi il passato. Io preferisco che sia tutto limpido, com’è andato.

Un’Amicizia Speciale con Federico Fellini

Tra le numerose conoscenze di Vincenzo Mollica, spicca l’amicizia con Federico Fellini. Mollica racconta di come ha conosciuto Fellini quando lavorava in una televisione privata e di come è nata la loro amicizia:

Ci siamo conosciuti quando lavoravo in una televisione privata. La prima volta in cui l’ho visto, mi disse “Vieni vieni, aspetta che devo salutare un amico”: era Gigi Proietti. Federico si è girato verso di me e mi ha detto: “Vincenzo, visto che faccia da cavallo che ha?”. Lì è cominciata la nostra amicizia. Gli portai un libro che era appena uscito, “Contro Fellini”. Solo due registi hanno avuto un libro contro: Fellini e Chaplin, due artisti che si amavano moltissimo. Ha guardato questo libro per un quarto d’ora e mi ha detto: “Tranquillo, non è successo niente”. Non ci conoscevamo nemmeno, ma abbiamo iniziato a parlare di fumetti. Da lì è nata una grandissima amicizia, che è durata fino alla sua morte, nel 1993.

Ricordi d’Infanzia e Tre Punti di Riferimento

La vita di Vincenzo Mollica è stata sempre ricca di stimoli e cultura, fin da quando era piccolo. Mollica conclude l’intervista parlando dei suoi tre punti di riferimento:

Ho una grande passione per tre signori: Celentano, Benigni e Fiorello. Sono tre persone che hanno inciso in maniera sostanziosa nella mia vita e continuano a farlo. Benigni mi ha regalato la più bella definizione sul guardare, dicendo: “Lo scienziato apre gli occhi e guarda, il poeta chiude gli occhi e canta”. Celentano ha cantat…[omesso]



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