La Procura di Milano ha messo nel mirino non solo la famosa influencer Chiara Ferragni, ma anche Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’azienda dolciaria Balocco, con sede in Piemonte. Entrambe sono state iscritte al registro degli indagati in un’inchiesta che riguarda il reato di truffa, ipotizzato in base a una sentenza della Cassazione, con l’aggravante di aver danneggiato i consumatori attraverso il sistema informatico.
Il Ruolo di Alessandra Balocco nell’Azienda
Alessandra Balocco è entrata nell’azienda di famiglia nel 1990, prima di diventare presidente e amministratore delegato. Ha assunto quest’importante ruolo nell’ottobre del 2022, dopo la scomparsa del fratello e imprenditore Alberto, deceduto tragicamente a 56 anni nell’agosto dello stesso anno. La sua nomina è stata accolta con orgoglio e determinazione, come dimostrato dalle sue parole: “Con grande orgoglio, impegno e consapevolezza, prendo il timone dell’azienda, forte della mia esperienza, certa del prezioso aiuto di mio marito Ruggero, di mia cognata Susy e del grande appoggio di collaboratori e dipendenti, assumo questo nuovo importante ruolo, in continuità verso chi mi ha preceduto, nel rispetto della nostra storia, dei nostri valori, e pronta a traghettare l’azienda verso il domani.”
La Balocco è un’azienda dolciaria nata nel lontano 1927 e, con Alessandra Balocco, è ancora gestita dalla famiglia proprietaria, rappresentando la terza generazione.
L’Inchiesta in Corso
L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco, ed è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. L’indagine coinvolge non solo Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, ma anche i vertici dell’azienda Balocco. L’obiettivo principale è accertare se sia stata commessa una truffa, un reato che potrebbe essere contestato anche a seguito di una sola querela da parte di un consumatore, entro 90 giorni dal momento in cui il caso è diventato di dominio pubblico, a meno che non sussistano circostanze aggravanti.
Le Fiamme Gialle si sono recate nella sede dell’azienda a Fossano, in provincia di Cuneo, per acquisire documentazione. Successivamente, sarà necessario interrogare i due team che hanno gestito il contratto del progetto “Pink Christmas,” firmato l’11 novembre 2021.
L’indagine è ancora in corso, e saranno necessari ulteriori sviluppi per comprendere appieno la portata di questa vicenda.
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