Come finisce La Stranezza, finale spiegazione: Nofrio e Bastiano Pirandello chi sono?



“La Stranezza”: Il Finale del Film e Spiegazione

La Stranezza” è un film del 2022 diretto da Roberto Andò, che ha conquistato l’attenzione sia del pubblico che della critica, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Con incassi superiori ai 3 milioni di euro al Box Office, è stato il miglior debutto italiano del 2022 e anche il film più apprezzato dell’anno. La pellicola, che esplora un periodo significativo della vita di Luigi Pirandello, interpretato da Toni Servillo, vede anche la partecipazione di Ficarra e Picone nei ruoli dei becchini Nofrio e Bastiano. Scopriamo come si conclude questa affascinante narrazione.



La Stranezza Trama Completa

La trama di “La Stranezza” ruota attorno al ritorno di Luigi Pirandello in Sicilia. L’autore è tormentato da un’idea ancora vaga di una nuova commedia, mentre viene catturato dall’insolita vita dei due becchini, Nofrio e Bastiano, che seguono con passione il teatro amatoriale. Durante la prima della loro nuova farsa, un evento inaspettato trasforma il tono della rappresentazione da comico a tragico, coinvolgendo sia gli attori che il pubblico in una intensa resa dei conti.

Come finisce La Stranezza?

Il culmine del film si verifica durante lo spettacolo finale della compagnia Filodrammatica Siciliana Principato e Vella, messo in scena al Teatro di Santa Lucia. Qui, una serie di equivoci porta a confronti diretti tra i personaggi: l’impiegato comunale non riesce a identificarsi nel suo ruolo, e Fofò, innamorato di Santina, scopre che lei è in realtà l’amante di Nofrio. Fofò rivela il segreto a Bastiano, che reagisce furiosamente e affronta Nofrio sul palco. Questa fusione di realtà e teatro cattura l’attenzione di Pirandello, che trova l’ispirazione per il suo nuovo lavoro senza intervenire, lasciando lo spettacolo prima della sua conclusione.

La Stranezza Finale Spiegazione del Film

Il film si conclude con la rappresentazione di “Sei personaggi in cerca d’autore” al Teatro Valle di Roma, un evento che segna un punto di svolta nella carriera di Pirandello. Nofrio e Bastiano, presenti in platea, assistono increduli e affascinati al susseguirsi di situazioni paradossali, ignari di essere essi stessi frutto dell’immaginazione di Pirandello. Questo spettacolo si rivelerà uno dei maggiori successi di Pirandello, culminando con la vittoria del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. I becchini, Nofrio e Bastiano, scompaiono misteriosamente, svelando che erano semplicemente personaggi creati dalla mente geniale di Pirandello per esplorare i confini tra realtà e finzione.

In definitiva, “La Stranezza” non solo celebra l’arte di Pirandello ma esplora anche temi profondi come l’identità, la creazione artistica e il confine sfumato tra la vita reale e quella scenica, offrendo agli spettatori una riflessione sulla natura del teatro e della realtà stessa.



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