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Crescenzo D’Amore deceduto a 45 anni, l’ex campione mondiale di ciclismo coinvolto in un incidente stradale



Un grave lutto ha colpito il mondo del ciclismo e dello sport italiano. Crescenzo D’Amore, ex ciclista professionista e campione del mondo juniores, è morto all’età di 45 anni in seguito a un incidente stradale. La tragedia si è consumata sabato 30 novembre, quando D’Amore è stato trovato senza vita all’interno della sua auto. Le autorità stanno ancora indagando per chiarire le cause dell’incidente: non è ancora chiaro se sia stato causato da un guasto al veicolo o da un malore improvviso che potrebbe aver colpito il ciclista mentre era alla guida.



Nato nel 1979 a Napoli, Crescenzo D’Amore era considerato uno dei talenti più promettenti della sua generazione. La sua carriera sportiva aveva raggiunto l’apice nel 1997, quando vinse il Campionato del Mondo Juniores su strada a San Sebastián, in Spagna. Una vittoria che lo consacrò come una delle giovani promesse del ciclismo italiano. Dotato di uno spiccato talento come velocista, D’Amore si era distinto anche nelle prove contro il tempo, ottenendo il secondo posto ai Campionati del Mondo Juniores su pista nel 1996.

La sua carriera professionistica iniziò nel 2000 con il team Mapei-Quick Step, una delle squadre più prestigiose dell’epoca. Durante quella stagione, D’Amore ottenne una vittoria di tappa alla Vuelta a Argentina, dimostrando subito le sue qualità. Negli anni successivi, gareggiò con diverse squadre, tra cui Cage Maglierie-Olmo e Acqua & Sapone-Caffè Mokambo. Partecipò anche a due edizioni del Giro d’Italia, nel 2003 e nel 2004, lasciando il segno con la sua grinta e determinazione.

Dopo una prima pausa dall’attività agonistica nel 2007, D’Amore tornò al professionismo nel 2011 con la maglia dell’Androni Giocattoli. Fu quella l’ultima stagione della sua carriera ciclistica, che si concluse definitivamente alla fine dello stesso anno. Nonostante il ritiro, il suo nome rimase legato al ciclismo grazie ai successi ottenuti e al rispetto guadagnato tra i colleghi e gli appassionati.

La vita di Crescenzo D’Amore non è stata priva di difficoltà. Nel 2017 gli fu diagnosticato un linfoma, una malattia che lo costrinse a sottoporsi a un trapianto di midollo osseo e a continui controlli medici ogni sei mesi. Nonostante la battaglia contro la malattia, D’Amore affrontò questa sfida con lo stesso spirito combattivo che aveva caratterizzato la sua carriera sportiva.

La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici, colleghi e appassionati di ciclismo. Il suo soprannome “Crash”, con cui era conosciuto nel gruppo, evocava la sua grinta e la sua determinazione in gara. Molti lo ricordano come un atleta dotato di grande talento e umiltà, capace di regalare emozioni ai tifosi italiani.

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita di D’Amore per comprendere cosa abbia causato la tragedia. Tra le ipotesi al vaglio ci sono un eventuale guasto tecnico al veicolo o un malore improvviso che potrebbe aver colpito l’ex ciclista mentre era alla guida.

Intanto, il mondo del ciclismo si stringe attorno alla famiglia di Crescenzo D’Amore per offrire il proprio sostegno in questo momento di dolore. Numerosi messaggi di cordoglio sono arrivati da parte di ex compagni di squadra, dirigenti sportivi e tifosi. “Era un ragazzo d’oro, sempre sorridente e disponibile”, ha dichiarato un suo ex collega. “La sua scomparsa è una perdita enorme per tutti noi”.

La città di Napoli, dove D’Amore era nato e cresciuto, ha voluto ricordare il suo campione con parole cariche di affetto e commozione. “Un figlio della nostra terra che ha portato in alto il nome della città nel mondo”, ha commentato un rappresentante delle istituzioni locali.

Anche i social network sono stati invasi da messaggi di ricordo e tributo per Crescenzo D’Amore. Tanti appassionati hanno voluto condividere immagini e ricordi legati alle sue imprese sportive, sottolineando l’importanza del suo contributo al ciclismo italiano.



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