Dal meccanico per una revisione, esce con una fattura da oltre 400 euro: «Solo perché sono femmina, d’ora in poi andrò con un maschio…»



Le dinamiche discriminatorie nel mondo dell’automobile emergono attraverso esperienze personali, come quella vissuta da Kat con un meccanico che ha sfruttato la sua presunta ignoranza femminile per lucrare. La storia di Kat, condivisa su TikTok, svela un intreccio di eventi che hanno trasformato un banale cambio dell’olio in una serie di interventi costosi e forse non necessari.



Kat si è trovata di fronte a un meccanico che ha approfittato del suo presunto scarso conoscimento sulle automobili per indurla a effettuare riparazioni costose e forse superflue. Il racconto di Kat svela come un semplice cambio dell’olio si sia trasformato in una serie di interventi che hanno gonfiato il conto finale a cifre esorbitanti. Il meccanico, approfittando della presunta ingenuità di Kat, le ha proposto interventi aggiuntivi, spingendola a fare acquisti che potrebbero non essere stati necessari.

La narrazione di Kat rivela un susseguirsi di eventi in cui il meccanico ha proposto alla ragazza interventi che hanno fatto lievitare il costo totale dell’operazione. Dalla scelta dell’olio premium all’acquisto di gomme e liquidi premium, ogni passaggio sembrava essere finalizzato a far salire il conto. Kat ha accettato le proposte del meccanico, convinta della bontà delle sue intenzioni, ma alla fine si è ritrovata con un’auto “premium” e un conto salato da pagare.

Questa testimonianza mette in luce come, ancora oggi, esistano situazioni in cui il genere femminile rischia di essere preso di mira nel settore automobilistico. Il caso di Kat solleva interrogativi sulle pratiche etiche e trasparenti all’interno delle officine meccaniche e invita a una maggiore consapevolezza e attenzione da parte dei consumatori, indipendentemente dal genere.



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