Dopo giorni di scomparsa, emerge che la bambina di 2 anni è stata travolta e lasciata in una discarica: si procede con la ricerca dei resti



La tragica fine di Danka Ilic, la bambina di 2 anni scomparsa il 26 marzo da Bor, Serbia, ha scosso la comunità internazionale. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato con dolore: “Danka Ilic è stata tragicamente uccisa”. Questa rivelazione è stata fatta il 4 aprile, durante un incontro d’urgenza con i ministri del governo. “Due individui sono stati arrestati in relazione all’uccisione di Danka; entrambi hanno ammesso il loro atto criminale”, ha proseguito Vucic.



La notizia della scomparsa di Danka aveva attirato l’attenzione su scala europea, con la mobilitazione dell’Interpol e l’attivazione in Serbia del sistema “Amber Alert”, un meccanismo di allerta massima per i casi di scomparsa di minori. Nonostante gli sforzi e le segnalazioni raccolte anche dal programma televisivo “Chi l’ha visto?”, non ci sono state tracce concrete di Danka fino alla confessione degli uomini.

I sospettati hanno raccontato di aver accidentalmente investito Danka vicino al parco giochi da cui si era allontanata, decidendo poi di occultare il suo corpo in una discarica locale per sottrarsi alle responsabilità. Questo atto disumano è venuto alla luce dopo che uno degli uomini aveva addirittura partecipato alle ricerche di Danka, dimostrando una duplicità sconcertante.

Al momento, le autorità serbe stanno conducendo operazioni di ricerca intensive nella discarica segnalata, nella speranza di recuperare i resti della piccola Danka e di fornire alla famiglia le risposte che meritano. La comunità internazionale rimane in attesa di sviluppi, mentre si leva un coro unanime di condanna per l’atroce destino toccato a una bambina innocente.



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