Enrico Mentana supporta Francesca Fagnani: “È invidiata e non è un caso”



Enrico Mentana, nel corso del programma “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” di Piero Chiambretti, parla per la prima volta di Francesca Fagnani, descrivendo il successo e le critiche che l’accompagnano.



Enrico Mentana ha partecipato alla prima puntata di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il programma televisivo che segna il ritorno di Piero Chiambretti in Rai. Il direttore di La7, nel suo intervento, ha trattato vari temi, dalla sua lite con Lilli Gruber alle voci di un possibile passaggio al Nove, per poi concentrarsi su Francesca Fagnani, la giornalista che ha raggiunto una notevole popolarità con il suo lavoro in Rai.

Quando interrogato da Chiambretti sulla lite con Lilli Gruber, Mentana ha scelto di non approfondire l’argomento, sostenendo che non sarebbe stato elegante parlarne in quel contesto, data la sua appartenenza a una rete concorrente:

“Non è il caso di parlarne perché si tratta di una rete concorrente e non è bello parlarne qui. Sono in libera uscita per onorare il tuo programma e il tuo ritorno in Rai. Sarebbe inelegante parlarne qui. Ho lamentato un colpo basso e questo è un colpo basso.”

Discussione a parte, Mentana ha riflettuto sulla sua fama di essere esigente nel lavoro, citando un’intervista con Cristina Parodi:

“Potevo essere cattivo? No. Sono esigente. Il telegiornale è un prodotto incomprensibile per la maggior parte delle persone, è un programma che può modificarsi e deve essere buona la prima, sempre. Bisogna fare in modo di fare le cose per come si sono dette. Non è l’opera di un conduttore, ma un’opera di insieme. Se uno dice una cosa e l’altro non lo fa, fa sballare il lavoro di tutti gli altri.”

Mentana ha poi parlato di Francesca Fagnani, evidenziando come il suo successo abbia portato anche a una serie di critiche, spesso mosse da invidia:

“Noi siamo stati più fortunati perché abbiamo conosciuto il successo da giovani. Quando sei ventenne, trentenne, credi che tutti ti vogliano bene e in realtà non è così. Questa cosa è tipica della popolarità, si porta dietro il suo contrario. Le persone note ti piacciono o non ti piacciono. Francesca è arrivata alla popolarità con mezzi suoi, con un programma che s’è inventato lei ed è passato da una rete che allora era piccola, è finita sulla Rai in seconda serata e poi promossa in prima. Tutto questo cosa porta? Grande popolarità ma anche il fatto che qualcuno, per invidia, per il gioco del massacro e della torre, ti critica. Questa è una vaccinazione.”

La difesa del successo della Fagnani

Mentana ha quindi difeso Fagnani, sottolineando come il suo percorso sia stato caratterizzato da autenticità e impegno personale, contrariamente a molte figure del settore che risentono di influenze esterne o di dinamiche di potere preesistenti. La popolarità di Fagnani, secondo Mentana, è il risultato di un talento genuino e di un approccio originale, che ha saputo conquistare il pubblico ma anche attirare critiche, spesso immeritate, da chi la invidia.

Mentana ha concluso il suo intervento lodando il coraggio e la determinazione di Francesca Fagnani, incoraggiando i giovani giornalisti a seguire il suo esempio di dedizione e passione per il mestiere. Ha inoltre auspicato che il programma di Chiambretti possa diventare un punto di riferimento per il dibattito e la riflessione sul mondo del giornalismo e dello spettacolo.



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