Il senso del film American Psycho con Christian Bale



American Psycho è un film del 2000 diretto da Mary Harron e interpretato da Christian Bale, basato sul celebre romanzo di Bret Easton Ellis. Questo secondo lungometraggio della regista canadese mantiene una narrazione incentrata sulla ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è immaginario, fino a un finale enigmatico che richiede un’analisi del messaggio centrale nascosto dietro le sue immagini disturbanti.



Il Sogno Americano: Un Incubo Moderno

Spesso si parla del cosiddetto “sogno americano”, un concetto che rappresenta la ricerca incessante di felicità e stabilità economica resa possibile dal lavoro duro, dall’impegno e dal sacrificio. Questo ideale, comune soprattutto nel secolo scorso, è stato in seguito utilizzato per definire la prosperità come l’obiettivo personale principale da perseguire. Tuttavia, questa ricerca può diventare rischiosa, facendoci perdere di vista i veri valori della vita. Il personaggio di Patrick Bateman, interpretato da Christian Bale, incarna perfettamente le contraddizioni e le imperfezioni nascoste dietro questa facciata di successo.

Bateman è ossessionato dalla sua bellezza, dalla cura del suo fisico e dalla sua immagine professionale. La sua ossessione per essere il migliore di tutti rappresenta l’altra faccia del sogno americano, che diventa un vero e proprio incubo americano. Ma qual è, quindi, il reale significato di American Psycho, il capolavoro di Mary Harron?

Il Significato Profondo di American Psycho

Nel monologo finale di Patrick Bateman, il personaggio rivela una visione agghiacciante della sua realtà:

“Non ci sono più barriere da attraversare, tutto ciò che ho in comune con l’incontrollabile e la follia, la depravazione e il male, tutte le mutilazioni che ho causato e la mia totale indifferenza nei confronti di esse, tutto questo l’ho superato. Il mio dolore è costante e acuto e non spero in un mondo migliore per nessuno. Anzi voglio che il mio dolore sia inflitto agli altri. Non voglio che si salvi nessuno. Ma anche dopo averlo ammesso non c’è nessuna catarsi, la mia punizione continua a sfuggirmi e non approfondisco in alcun modo la conoscenza di me stesso. Nessuna nuova conoscenza può essere estratta dal mio racconto. Questa confessione non ha significato nulla.”

Queste parole chiudono il film, dopo che Patrick tenta invano di confessare i suoi crimini al suo avvocato. La sua ammissione non viene creduta, lasciandolo in un limbo tra ciò che è reale e ciò che è immaginato. Patrick Bateman, in questo stato di confusione, non riconosce più il suo corpo come un tramite per esprimere la sua follia, nevrosi, narcisismo e ossessione. Capisce invece di aver custodito tutto questo mondo malato dentro di sé, senza alcuna via di fuga.

La Confessione Inutile di Patrick Bateman

La verità è che non esiste redenzione o pentimento per Patrick. La sua confessione non ha significato perché tutto faceva già parte di lui. Questa consapevolezza della sua vera natura e accettazione della sua malattia non rappresenta un tentativo di guarigione. Al contrario, Patrick capisce che può vivere solo se la sua vita malata viene accettata come normalità. Non è obbligato a confessare i suoi pensieri omicidi; deve semplicemente continuare a essere se stesso, un vero American Psycho.

American Psycho rimane un’opera potente e disturbante che analizza i lati oscuri del sogno americano. Il film ci costringe a riflettere su quanto siamo disposti a sacrificare in nome del successo e quali conseguenze psicologiche e morali derivano da questa ossessione per la perfezione.

L’interpretazione magistrale di Christian Bale, insieme alla regia incisiva di Mary Harron, rende il film un capolavoro senza tempo, spingendo ogni spettatore a interrogarsi sulla propria realtà e sui propri demoni interiori.



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