La storia di Alda Merini, celebre poetessa italiana, è segnata da profondi amori, drammatici distacchi e una costante lotta con la malattia mentale. Nata nel 1931, la sua vita è stata un intreccio di creatività e tragedie personali, che hanno influenzato profondamente la sua opera letteraria.
Il matrimonio con Ettore Carniti
Nel 1953, all’età di 22 anni, Alda Merini sposò Ettore Carniti, un panettiere con un forte impegno sindacale. Il loro amore fu intenso, ma la relazione si scontrò con difficoltà inaspettate. Carniti, nonostante i suoi sforzi, trovava difficile capire la profondità emotiva e la complessità dell’anima di Merini. Quest’incomprensione portò a una svolta drammatica nella vita di Alda: un giorno, sopraffatto e incapace di gestire la situazione, Ettore decise di chiamare un’ambulanza. Alda fu così ricoverata in un ospedale psichiatrico, dove trascorse gran parte dei successivi dieci anni, vivendo solo brevi periodi a casa.
Alda Merini e le figlie tolte
Dal loro matrimonio, Alda e Ettore ebbero quattro figlie: Emanuela, Flavia, Barbara e Simona. Tuttavia, a causa delle condizioni di salute di Alda e della convinzione diffusa che fosse inadeguata a prendersi cura di loro, le bambine furono infine affidate a famiglie esterne. Questo periodo segnò profondamente sia la vita personale che l’opera poetica di Merini.
Dopo la morte di Ettore nel 1983, Alda affrontò non solo il dolore della perdita ma anche gravi difficoltà finanziarie. Fu in questo momento di vulnerabilità che Michele Pierri, un medico e poeta che aveva sempre ammirato il lavoro di Alda, divenne una figura centrale nella sua vita. Nonostante fossero stati separati per trent’anni e vissuti a centinaia di chilometri di distanza, i due mantennero una relazione sentimentale intensa, comunicando attraverso lunghe telefonate, lettere e scambi poetici.
Nel 1984, Alda Merini e Michele Pierri decisero di sposarsi. Nonostante la notevole differenza di età tra loro – lei aveva 53 anni, lui 85 – il loro matrimonio segnò l’inizio di un periodo felice e produttivo nella carriera artistica di Alda. Si trasferì a Taranto con Michele, dove visse una delle fasi più ricche e creative della sua vita. Purtroppo, questa felicità fu interrotta dalla morte di Michele, evento che portò Alda a un nuovo ricovero ospedaliero.
La vita di Alda Merini è stata un continuo alternarsi tra momenti di lucidità creativa e periodi di profonda sofferenza. Nonostante gli ostacoli e le sfide, trovò sempre conforto e rifugio nella poesia, che considerava una sorta di spazio sacro. La sua opera riflette questa battaglia interiore, con poesie che esplorano temi di amore, dolore, solitudine e la ricerca di bellezza nei momenti più bui. La frase di Alda Merini, “La poesia è stato un piano superiore in cui sono andata ad abitare nei momenti di disperazione”, sottolinea l’importanza vitale che l’arte e la scrittura ebbero nel suo percorso di vita, offrendole una via di fuga dalle prove più dure.
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