Controcopertina

Michelle Comi: “Ho trovato qualcuno che copre le spese della mia vacanza, spendendo 10mila euro al giorno. Tuttavia, non sono una escort.”



Michelle Comi, creator di contenuti su OnlyFans, ha scatenato una polemica con il suo appello sui social alla ricerca di qualcuno che la invitasse in vacanza a luglio, con requisiti ben precisi: hotel a cinque stelle o villa con piscina, soggiorno di almeno due settimane e tanto shopping. La 28enne ha spiegato a Fanpage.it di aver trovato la “proposta decente” che cercava e di essere attualmente a Varsavia, dove un imprenditore spende 10mila euro al giorno tra shopping e cene.



Michelle ha chiarito di non essere una escort e di aver sfruttato solo la sua notorietà e bellezza per ottenere vacanze e regali costosi. Ha anche rivelato di avere in programma un’altra vacanza a Tenerife ad agosto, pagata da un noto imprenditore di Milano, che ospiterà lei e i suoi amici in una mega villa con piscina, spendendo circa 50mila euro a settimana.

La normalità di chiedere sponsor online e la felicità istantanea dei ritocchi estetici

Michelle Comi non si aspettava che il suo appello facesse il giro dei social e scatenasse una polemica, ritenendo che chiedere sponsor online sia una cosa assolutamente normale. Ha sottolineato che molte altre ragazze si fanno pagare vacanze e shopping, ma non lo dicono pubblicamente, mentre lei è una persona estremamente onesta.La creator di OnlyFans ha anche parlato della sua decisione di aprire un canale sulla piattaforma, spiegando che prima lavorava all’Istituto dei Tumori di Milano e non era felice. Ora investe i soldi guadagnati in interventi di chirurgia estetica, ritenendo che il “bonus chirurgo” sia una felicità istantanea e una soluzione veloce ai problemi, a differenza della terapia psicologica.

Le richieste bizzarre e il messaggio controverso per le donne

Michelle Comi ha rivelato di aver ricevuto richieste bizzarre da parte di politici, calciatori e persino un sacerdote, ma non ha fatto nomi per non intaccarne l’immagine pubblica. Ha anche affermato che se ne ha la possibilità, l’uomo deve pagare se vuole farsi una vacanza con lei, ritenendo che sia un messaggio un po’ negativo per le donne.Nonostante le critiche, Michelle non si preoccupa del giudizio altrui e fa quello che le va di fare, ritenendo che ci sia un po’ di invidia di fondo e sia molto più facile criticare chi ce l’ha fatta invece che giudicare se stessi. Intanto, lei è felice, compra marchi di lusso e va in giro in Lamborghini, mentre chi la critica magari è in ufficio a morire di caldo.La storia di Michelle Comi solleva interrogativi sulla natura del successo online, sulla responsabilità delle piattaforme social nel gestire contenuti controversi e sulla tutela dei diritti delle donne. È fondamentale che le persone, soprattutto i giovani, siano educati a utilizzare in modo consapevole e responsabile le piattaforme digitali, riflettendo sulle implicazioni etiche e sociali delle loro azioni.

 

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