Poliziotto gravemente ferito, il sindaco di Milano rilascia dichiarazioni confuse: respinge l’idea che gli immigrati invadano i quartieri e loda lo slogan sulle pensioni



Beppe Sala, sindaco di Milano, difende l’importanza dell’immigrazione, anche di fronte a recenti incidenti violenti che hanno scosso la città.



Milano si trova al centro di una controversia crescente riguardo l’immigrazione, in seguito a una serie di incidenti violenti che hanno coinvolto immigrati irregolari e le forze dell’ordine. Il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, ha rilasciato dichiarazioni forti in difesa dell’immigrazione, sostenendo che “negare l’utilità dell’immigrazione è come vivere scollegati dalla realtà”, in un periodo in cui la città sta affrontando una situazione complessa legata alla gestione dei migranti.

L’episodio più recente ha visto un cittadino marocchino, presente in Italia in modo irregolare, aggredire con un coltello il vice-ispettore della Polizia, Christian Di Mauro, che stava tentando di calmare le sue escandescenze presso la stazione di Lambrate. Il poliziotto è stato accoltellato alla schiena e si trova ora in gravi condizioni. Nonostante l’incidente, Sala ha criticato coloro che, secondo lui, utilizzano questi eventi per fomentare una retorica anti-immigrazione.

“In ogni caso, è una questione di umanità,” ha affermato Sala. Ha poi evidenziato come decine di migliaia di **imm

igranti** siano sfruttati e umiliati, lavorando nei campi per fornirci i prodotti della nostra terra. Secondo il sindaco, non possiamo più ignorare questa realtà. Tuttavia, ha sottolineato anche l’importanza di eseguire le leggi, in particolare quelle relative all’espulsione di immigrati irregolari, che raramente vengono attuate.

“Queste sono regole di buon senso, che dovrebbero essere applicate,” ha detto Sala. Ha criticato ulteriormente la tendenza a perdere tempo in dibattiti sterili che allontanano dalla vera politica, con conseguenze negative evidenti a tutti.

Le dichiarazioni di Sala hanno scatenato reazioni immediate, tra cui quelle di Silvia Sardone, consigliera comunale e europarlamentare della Lega. In risposta a un incidente avvenuto nella stazione centrale di Milano, dove un cittadino egiziano, dopo essere stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, ha attaccato la polizia a sassate, Sardone ha lodato l’azione della polizia, che ha risposto ferendo l’aggressore alla spalla per fermarlo. “Ha fatto benissimo,” ha commentato Sardone, anticipando critiche da parte di chi solitamente si oppone all’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.

L’ambiente politico si scalda ulteriormente quando Sardone richiama le posizioni passate di Sala, sottolineando come il sindaco abbia precedentemente promosso marce a sostegno degli immigrati clandestini e ora enfatizzi l’importanza di aumentare l’immigrazione.

Questo confronto di opinioni riflette la tensione crescente tra diverse visioni politiche su come gestire l’immigrazione in una delle città più grandi e dinamiche d’Italia. Mentre alcuni vedono l’immigrazione come una risorsa essenziale, altri ne evidenziano i rischi, soprattutto in termini di sicurezza pubblica, rendendo il dibattito non solo locale ma di rilevanza nazionale.



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