Scompiglio all’Eurovision: il cantante olandese declina l’esibizione, Angelina trasmette una nota, la greca si finge addormentata. Conferenza soppressa



Nel cuore pulsante di Malmo, la tensione è palpabile alla vigilia della finalissima di Eurovision 2024. Le controversie riguardano la partecipazione di Israele, e ora anche i cantanti in gara mostrano segni di dissenso. Durante una conferenza stampa tenutasi ieri, alcuni gesti dei partecipanti hanno evidenziato il clima di tensione: la cantante greca Marina Satti ha simulato di addormentarsi durante l’intervento dell’israeliana Eden Golan, mentre l’olandese Joost Klein si è coperto il volto.



Nel frattempo, un errore ha visto i risultati del televoto italiano per Eurovision 2024 essere diffusi prematuramente, con un sorprendente numero di preferenze per Israele. La Rai ha prontamente chiarito che si trattava di dati incompleti, cercando di placare le speculazioni.

La situazione ha preso una piega ancora più drammatica quando Joost Klein ha deciso di non partecipare alla prima prova generale. Il cantante olandese è salito sul palco, ha salutato il pubblico, ma non ha eseguito la sua performance quando è arrivato il suo turno. L’organizzazione di Eurovision, guidata dall’EBU, ha confermato di essere al corrente di un “incidente” che coinvolge l’artista e che per ora le sue prove sono sospese.

Le tensioni sono ulteriormente cresciute quando è stata annullata la conferenza stampa dei “Big 5” (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e della Svezia. Nonostante l’annullamento, Angelina Mango ha colto l’opportunità di esprimere il suo messaggio. Presentandosi inaspettatamente in sala stampa, ha interpretato “Imagine” di John Lennon, simbolo universale di pace. “Quando sono arrivata qui, ho visto artisti che, come me, vivono per la loro musica e si esprimono attraverso di essa”, ha spiegato Mango, visibilmente commossa, prima di lasciare che fosse la musica a parlare, offrendo un momento di riflessione sull’importanza della pace e della comprensione reciproca.

Questi eventi sottolineano la complessità emotiva e politica che spesso accompagna il contest di Eurovision, riflettendo quanto la musica possa diventare un veicolo potente per messaggi più ampi e talvolta controversi.



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