Simone Borgese, perché il violentatore è stato rilasciato? Ex partecipante di “Avanti un altro”, convive con la fidanzata e ha una figlia: chi è



Nonostante la condanna per le violenze del 2015, Simone Borgese continua a reiterare i suoi crimini, suscitando sgomento e rabbia nella comunità. La tassista che subì le sue violenze si interroga su come sia possibile che un uomo così pericoloso sia ancora libero di fare del male.



La Denuncia della Tassista Violentata

“Perché, nonostante la mia denuncia, il processo e la condanna in più gradi di giudizio, ha potuto reiterare il reato? Perché non è in carcere?”. Queste sono le domande angoscianti che la tassista, violentata da Simone Borgese nel 2015 a Piana del Sole, continua a porsi. La notizia di una nuova violenza commessa da Borgese ai danni di una 26enne ha riaperto vecchie ferite e sollevato nuove preoccupazioni.

Nonostante le scuse presentate da Borgese davanti ai giudici e le lettere di pentimento inviate dalla prigione, i giudici non hanno mai creduto alle sue parole, ritenendolo un bugiardo. La tassista, vittima del suo crimine, non ha mai creduto alla sua sincerità e ora chiede che quest’uomo “pericoloso e vigliacco” sia messo nella condizione di non poter più nuocere a nessuno.

La Nuova Violenza e le Conseguenze Legali

Il giudice per le indagini preliminari, che nove anni dopo ha disposto i domiciliari per Borgese a causa di una nuova violenza, lo ha definito un uomo senza controllo e freni inibitori. Non si esclude che possa aver commesso altre violenze dalla sua scarcerazione nel 2021. Il crimine più recente risale all’8 maggio scorso, quando Borgese ha avvicinato una studentessa di 26 anni, l’ha fatta salire in auto con una scusa e l’ha poi violentata in una stradina appartata.

Il Ritratto di Simone Borgese

Simone Borgese, ora 39enne, dopo il carcere si arrangiava con lavori saltuari come muratore o falegname. Nella sua comunità, a Piana del Sole e Magliana Vecchia, era conosciuto per girare con la Multipla del marito della madre, lo stesso veicolo usato per ingannare la ventiseienne. Prima di finire in prigione, aveva lavorato come cameriere e su Facebook mostrava una facciata da “ragazzo perbene”, padre premuroso e tifoso della Roma. Nel 2012, aveva persino partecipato al programma “Avanti un altro” condotto da Paolo Bonolis.

La sua fedina penale, tuttavia, racconta una storia diversa. Era stato accusato di lesioni gravi nei confronti del compagno della madre, al quale aveva fratturato il naso con un pugno. Durante gli interrogatori, Borgese si era mostrato tranquillo, ma le sue dichiarazioni erano contraddittorie. “Ultimamente mi sentivo molto solo”, aveva detto nel 2015, spiegando che la madre di sua figlia lo aveva lasciato perché, a suo dire, la picchiava tutte le sere per gelosia, una dichiarazione che lui negava fermamente.

La Reazione dei Residenti

Ora, Borgese è agli arresti domiciliari a casa della sua compagna, che ha accettato di ospitarlo nonostante il suo passato. I residenti di Piana del Sole sono sconvolti e non riescono a capire come un uomo del genere possa essere solo ai domiciliari. “Come è possibile che un mostro del genere sia solo ai domiciliari?”, si chiede Laura, una residente. “Hanno paura che in carcere faccia una brutta fine? Quella deve fare”. La paura è palpabile tra i genitori, preoccupati per la sicurezza dei loro figli.

Marco, un altro residente, esprime il suo timore: “Mia figlia ha 13 anni, qui tutti i ragazzini scendono in strada da soli. E se gli succedeva qualcosa? E se questo esce di nascosto dai domiciliari?”. La comunità è determinata a far sentire la propria voce affinché Borgese venga incarcerato.

Bocche Cucite in Famiglia

Alla casa della madre di Borgese, situata non lontano dai domiciliari, regna il silenzio. Fuori dall’abitazione, la Multipla grigia, il veicolo usato per rapire la 26enne. “Andate via, siete voi la rovina”, ha risposto una donna, probabilmente la madre, al citofono. La casa porta ancora il nome di Simone, sebbene parzialmente coperto da un adesivo. Una vicina racconta: “Simone l’ho visto diverse volte venire qui a trovare la mamma, ma più che un saluto veloce o la richiesta di spostare la macchina, non c’è stato altro. Ascoltando le notizie, ora, sono rimasta senza parole. Se penso a quante volte ho lasciato mia figlia a casa da sola, mi vengono i brividi”.



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