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Simone, ex di Yulia del Grande Fratello: “Prima di partire mi ha colpito con un bicchiere, chiedo giustizia”



L’imprenditore Simone Costa, ex compagno di Yulia Bruschi, ha deciso di raccontare i dettagli di un episodio drammatico avvenuto poco prima che la donna entrasse nella Casa del Grande Fratello. I fatti si sono verificati nella notte tra l’11 e il 12 settembre scorso, come emerge anche dalla denuncia presentata dallo stesso Costa il giorno successivo. L’uomo ha raccontato a Fanpage.it ciò che sarebbe accaduto, sottolineando la gravità dell’accaduto e il desiderio di ottenere giustizia.



Alla domanda su quanto tempo sia durata la relazione con Yulia Bruschi, Simone Costa ha risposto in modo conciso: “Diciamo da maggio scorso. Non voglio smentirla anche su questo aspetto, quindi va bene che dica che siamo stati insieme da maggio. Di parlare della storia d’amore non mi interessa più”. L’imprenditore ha preferito non approfondire ulteriormente i dettagli della loro relazione, concentrandosi invece sugli eventi di quella notte.

Secondo quanto riportato da Costa, la sera dell’11 settembre era stata organizzata una festa di compleanno per Yulia Bruschi presso il suo ristorante. Tuttavia, durante la notte, qualcosa sarebbe andato storto. “Nella notte tra l’11 e il 12, intorno all’1.30, non ho ancora capito bene perché, Yulia si è isolata. Si stava innervosendo perché il giorno dopo sarebbe dovuta partire per il Grande Fratello e voleva raccontare la sua vita in tv procedendo per date ma non se le ricordava. Le ho consigliato di raccontare la verità così non avrebbe avuto problemi ma lei si è innervosita ed è uscita”.

L’uomo ha poi proseguito descrivendo come la situazione sia degenerata rapidamente: “Quando l’ho seguita, Yulia ha cominciato a inveire contro la mia famiglia. Le ho tolto la sigaretta di bocca e le ho dato una leggera spinta su una spalla, dicendole di andare per la sua strada. Al che lei fa ‘Mi hai spinta, adesso chiamo i carabinieri’. Mi metto a ridere e le dico di chiamare chi le pare, dopodiché mi siedo e prendo il cellulare. D’un tratto, da una distanza di tre o quattro metri, mi ha lanciato un bicchiere e me lo ha spaccato in faccia, sullo zigomo. Un centimetro in più e sarei rimasto cieco”.

L’aggressione descritta da Simone Costa avrebbe avuto conseguenze fisiche importanti per l’uomo. “Sì, sullo zigomo. Non sono entrato prima nella Casa perché non ci vedevo, avevo l’occhio nero e una cicatrice troppo profonda. Mi vergognavo a uscire di casa”. L’imprenditore ha spiegato che il lancio del bicchiere gli avrebbe provocato una ferita profonda sul viso, costringendolo a ricorrere alle cure mediche.

Dopo l’aggressione, Costa ha raccontato che la situazione è stata immediatamente presa in carico dalle forze dell’ordine. “C’erano due pattuglie della polizia proprio di fronte all’ingresso del mio locale. Avevo chiesto a lei di guardare all’esterno e vedere se ci fossero le forze dell’ordine per poterle chiamare”. Tuttavia, sarebbe stata proprio Yulia Bruschi a contattare la polizia. Alla domanda se la donna gli avesse chiesto di evitare di coinvolgere le autorità, Costa ha risposto: “Come poteva? Ero in una pozza di sangue, ne ho perso un litro e mezzo. Mi aveva aperto la faccia. È arrivata un’ambulanza e mi ha portato d’urgenza al pronto soccorso”.

Nonostante quanto accaduto, l’imprenditore avrebbe chiesto alle forze dell’ordine di non procedere con il fermo della donna: “Dovevano portarla in questura per schedarla ma ho chiesto loro di non farlo e l’hanno lasciata andare”. Il giorno successivo, una volta dimesso dal pronto soccorso, Costa avrebbe ricevuto una telefonata da parte di Yulia Bruschi. “Il giorno 12, una volta uscito dal pronto soccorso, ricevo una sua telefonata in cui mi chiede di accompagnarla in questura a seguito di una convocazione. La accompagno e resto fuori ma lei mi chiama di nuovo per dirmi che l’hanno schedata. Quindi torno dentro e comincio a raccontare i fatti”.

Alla domanda sul motivo per cui abbia deciso di rivedere la donna dopo l’aggressione e addirittura accompagnarla in questura, Simone Costa ha risposto: “Perché avevo paura”. L’uomo non ha approfondito ulteriormente questo aspetto, lasciando intendere che il timore potesse essere legato a possibili ulteriori conseguenze.

L’intera vicenda ha sollevato numerosi interrogativi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni dell’imprenditore: “A parti inverse, se a lanciare il bicchiere e provocare lo sfregio fossi stato io che sono un uomo, sarei in carcere. Voglio giustizia”. Queste parole riflettono l’amarezza di Costa, che si sente vittima di un’ingiustizia.

La situazione è ancora oggetto di approfondimenti da parte delle autorità competenti. Nel frattempo, Yulia Bruschi continua la sua partecipazione al Grande Fratello, mentre Simone Costa attende che venga fatta chiarezza sui fatti.



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