“Situazione da incubo, fuori tutti”. Grande Fratello sotto shock: la rivelazione che ha sorpreso Signorini, i partecipanti e gli spettatori. “Inaspettato anche per Cesara”.



Il Grande Fratello di quest’anno si trova al centro di un fuoco incrociato di critiche, mai così aspre nelle precedenti edizioni. Condotto da Alfonso Signorini, il reality show ha attirato l’attenzione non solo per le reazioni del pubblico ma anche per le puntuali osservazioni negative da parte di esponenti del mondo giornalistico. La ripetitività, la mancanza di contenuti originali e un senso di dejà vu pervasivo sono solo alcuni dei punti sollevati. Tra le voci più critiche, spicca quella di Aldo Grasso, noto critico del Corriere della Sera, che ha espresso un giudizio severo sul programma.



Grasso mette in discussione la durata del reality, giudicata eccessiva, e gli effetti che questa prolungata coabitazione ha sugli inquilini, con un impoverimento linguistico e un aumento della tensione. “Sei mesi di reclusione nella Casa del ‘Grande Fratello’ si rivelano un’autentica follia”, sostiene, evidenziando come la convivenza forzata esasperi gli animi e limiti la già scarsa varietà espressiva dei partecipanti.

Inoltre, il critico pone l’accento sull’identità stessa del Grande Fratello, interrogandosi sulla sua attuale funzione: se sia divenuto un esperimento sociale distorto, una sorta di filosofia di vita superficiale, o un voyeurismo che ingloba spettatori in un circolo vizioso di osservazione. Questa edizione, in particolare, pare aver abbandonato l’autenticità che caratterizzava le sue origini, trasformandosi in un trampolino di lancio per chi aspira a una carriera televisiva, lontano dagli ideali di genuinità e di confronto umano delle prime stagioni.

Grasso critica anche la presunta battaglia contro il trash TV annunciata da Signorini e Cesara Buonamici, che sembra essersi risolta in un assenso tacito alle dinamiche più superficiali e controverse del programma. La nomina di Buonamici a “direttore ad personam” del Tg5, secondo il critico, sembra una mossa incongruente con gli obiettivi dichiarati.

La diagnosi di Grasso sul Grande Fratello è impietosa: lo definisce un “laboratorio sgangherato dell’errore e dell’orrore”, dove la normalità sostituisce principi solidi, e la realtà viene offuscata da simulacri e superficialità, in un contesto in cui la credulità sembra l’unico credo residuo.



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