“Stop, siamo alla follia pura!” Vittorio Feltri perde la pazienza in TV sulle armi all’Ucraina



La guerra in Ucraina continua a essere uno dei temi più discussi nel panorama politico e televisivo. Come dovrebbe comportarsi l’Italia di fronte alla pressante richiesta di ulteriori armi da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky? Sul tema, Vittorio Feltri, attuale direttore editoriale de Il Giornale, esprime chiaramente la sua posizione durante l’ultima puntata del talk show di Rete 4, Stasera Italia.



“Siamo sull’orlo della follia,” esordisce Vittorio Feltri, senza mezzi termini. “Secondo me, l’Italia non dovrebbe inviare più nulla. Fare la guerra alla Russia è ridicolo, dato che la Russia è molto più forte. Se la situazione dovesse degenerare anche dal punto di vista atomico, ci troveremmo nella terza guerra mondiale, e credo che questo non piaccia a nessuno.”

Feltri prosegue il suo discorso con un appello accorato: “Io pregherei qualsiasi governo e politico di gettare acqua sul fuoco. Basta con le armi, basta. L’Ucraina e la Russia devono trovare un modo per sedersi attorno a un tavolo e porre fine a questa guerra, che sta diventando un massacro inutile e insensato, contraria a ogni logica.”

L’intervento di Feltri ha suscitato diverse reazioni, sia tra gli ospiti in studio che tra il pubblico. La sua posizione, sebbene controversa, riflette una preoccupazione crescente riguardo all’escalation del conflitto e alle sue possibili conseguenze globali.

L’analisi di Feltri si basa su una visione pragmatica della situazione geopolitica attuale. Egli sottolinea che continuare a inviare armi non farà altro che prolungare il conflitto, aumentando il numero delle vittime e aggravando ulteriormente la crisi umanitaria in Ucraina. Inoltre, mette in guardia dai pericoli di un coinvolgimento diretto dell’Italia e degli altri paesi occidentali in un conflitto che potrebbe avere esiti catastrofici.

Il discorso di Feltri tocca anche il tema della diplomazia e della necessità di trovare soluzioni politiche piuttosto che militari. “Dobbiamo promuovere il dialogo e la negoziazione,” afferma. “Solo attraverso un confronto diretto e sincero tra le parti si può sperare di raggiungere una pace duratura.”

La sua posizione si distingue nettamente da quella di molti leader occidentali che continuano a sostenere l’invio di armi all’Ucraina come mezzo per contrastare l’aggressione russa. Feltri invita invece a considerare le conseguenze a lungo termine di questa strategia e a cercare alternative che possano portare a una soluzione pacifica.

Mentre la guerra in Ucraina prosegue, le parole di Feltri rappresentano un monito a riflettere sulle scelte politiche e sulle loro implicazioni. Il suo appello a fermare l’invio di armi e a promuovere il dialogo si basa su una visione di pace e stabilità che, secondo lui, è l’unica via percorribile per evitare una catastrofe globale.



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