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Tragedia a Nettuno: 40enne accoltellato a morte dalla ex fidanzata



Tragedia nella serata di venerdì 6 dicembre a Nettuno, località situata sul litorale romano. Intorno alle 22, un uomo di 40 anni è stato trovato privo di vita in via Bachelet, una strada secondaria di via Acciarella. Il corpo giaceva in una pozza di sangue, segno evidente della violenza subita. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Anzio, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. I medici hanno potuto solo constatarne il decesso.



Secondo le prime informazioni raccolte, la vittima, un residente della zona, è stata colpita mortalmente con un’arma da taglio. Le indagini preliminari suggeriscono che l’aggressione sia avvenuta al termine di una lite, ma i dettagli dell’accaduto sono ancora in fase di accertamento. I carabinieri della stazione locale, sotto la direzione della procura di Velletri, stanno lavorando per chiarire la dinamica dell’omicidio e individuare eventuali testimoni oculari.

Con il passare delle ore, il caso ha preso una svolta decisiva. È emerso che la responsabile del delitto sarebbe la ex compagna della vittima, una donna di 36 anni. Secondo le ricostruzioni, al culmine di un’accesa discussione, la donna avrebbe impugnato un coltello e colpito a morte l’uomo. Dopo l’aggressione, la 36enne si sarebbe presentata spontaneamente presso la caserma dei carabinieri di Nettuno, confessando quanto accaduto.

Le dichiarazioni della donna hanno fornito ulteriori dettagli sul movente del gesto. Durante l’interrogatorio, ha spiegato che l’omicidio sarebbe stato scatenato da problemi economici e questioni legate alla loro figlia. Ha inoltre indicato ai militari il luogo in cui aveva gettato l’arma del delitto: un coltello intriso di sangue, successivamente recuperato dagli inquirenti in una via adiacente alla scena del crimine.

La donna è stata subito arrestata e trasferita presso il carcere di Rebibbia, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al momento, gli investigatori stanno cercando di ricostruire con precisione gli eventi che hanno portato alla tragedia, ascoltando anche eventuali conoscenti della coppia per comprendere meglio il contesto della relazione.

Un residente del quartiere, che ha preferito rimanere anonimo, ha raccontato: “Non avremmo mai immaginato che potesse accadere qualcosa del genere qui. Li conoscevamo entrambi di vista, sembravano persone tranquille. È davvero sconvolgente.”

La notizia ha scosso profondamente la comunità di Nettuno, solitamente considerata una località tranquilla nonostante la vicinanza alla capitale. I cittadini si interrogano su come una lite possa essere degenerata in un atto così estremo e violento.

Questo episodio si inserisce purtroppo in un contesto più ampio di casi simili che hanno visto protagonisti ex partner in situazioni di tensione o conflitto. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel 2023 si è registrato un aumento delle violenze domestiche e degli omicidi legati a dinamiche familiari o sentimentali.

L’omicidio di Nettuno richiama alla mente un altro tragico fatto avvenuto recentemente a Caprarola, dove Renzo Cristofori, un netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte in pieno centro. Anche in quel caso, il movente sembrava legato a questioni personali.

Gli esperti sottolineano l’importanza di prevenire situazioni simili attraverso interventi tempestivi e mirati per supportare le persone coinvolte in relazioni conflittuali. In molti casi, episodi di violenza come quello avvenuto a Nettuno possono essere evitati con un adeguato sostegno psicologico e sociale.

Le autorità locali hanno espresso cordoglio per quanto accaduto e ribadito il loro impegno nel garantire la sicurezza della comunità. Il sindaco di Nettuno ha dichiarato: “È una tragedia che ci lascia senza parole. Dobbiamo lavorare insieme per prevenire la violenza e promuovere una cultura basata sul rispetto reciproco.”

Nel frattempo, le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda e accertare eventuali responsabilità aggiuntive. Gli investigatori stanno anche analizzando i dispositivi elettronici della vittima e della donna per verificare se ci siano messaggi o telefonate che possano fornire ulteriori elementi utili.

L’arma del delitto, un coltello da cucina ritrovato nei pressi della scena dell’omicidio, sarà sottoposta ad analisi scientifiche per confermare la versione fornita dalla donna e raccogliere ulteriori prove a supporto dell’accusa. La procura di Velletri ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e sta valutando se ci siano aggravanti legate alla premeditazione o ad altre circostanze.



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