Una giovane madre colpita da Covid rimane paralizzata, viene trasferita tra tre ospedali e purtroppo muore a soli 35 anni



Il cuore della nostra città è avvolto in un dolore immenso per la perdita prematura di Ilenia Salaro, una donna di soli 35 anni, moglie di Roberto Fighera, agente di Polizia Locale, e mamma di due bambini dolcissimi. Il Covid l’ha portata via dopo una lotta coraggiosa, lasciando un vuoto che nessuna parola può colmare.



Ho sentito parlare di Ilenia per la prima volta attraverso il racconto di amici comuni. Una donna giovane, madre affettuosa e moglie devota, il suo sorriso sembrava illuminare ogni stanza in cui entrava. La notizia della sua scomparsa ha colpito la città come un pugno allo stomaco, e il mio cuore si stringe pensando a quanto dolore deve provare la sua famiglia.

La cerimonia funebre di oggi è stata un’esperienza travolgente. La chiesa di Borgo Montello era gremita di persone commosse, ognuna portatrice di un frammento di affetto per Ilenia. Palloncini colorati fluttuavano nell’aria, un omaggio vibrante che sembrava voler raggiungere il cielo per abbracciare l’anima di questa donna straordinaria. Gli applausi, un mix di tristezza e rispetto, hanno accompagnato l’addio a Ilenia, risonando tra le pareti della chiesa come un tributo spontaneo all’amore che ha seminato durante la sua vita troppo breve.

Le parole della vice comandante della Polizia Locale, Sabrina Brancato, sono un riflesso del dolore che permea le istituzioni. La comunità si stringe attorno a Roberto Fighera, colpito da una tragedia che nessun collega dovrebbe mai affrontare. Anche il sindaco, Matilde Celentano, ha espresso il suo cordoglio, sottolineando la tristezza che ha investito ogni angolo del nostro comune.

Mi ritrovo a riflettere su quanto fragile e preziosa sia la vita. La notizia della scomparsa di Ilenia ci ricorda che il Covid non conosce confini, che la tristezza può bussare alle porte di chiunque. E mentre la comunità si unisce nel lutto, rifletto su quanto sia importante abbracciare ogni momento, amare intensamente e diffondere gentilezza ovunque andiamo.

Leggendo i messaggi di affetto, non posso fare a meno di sentire un nodo alla gola. Tre mamme per amiche che scrivono: “Cara dolce Ilenia, non so se puoi vederci, ma siamo tutte tristi perché non ci sei più. Ci mancherà tanto il tuo bellissimo sorriso”. Queste parole, cariche di amore e rimpianto, sono un richiamo a vivere ogni giorno con gratitudine e a diffondere la gentilezza come se fosse l’unico antidoto contro la crudeltà della vita.

In questo momento di dolore collettivo, ci uniamo nella tristezza, nella consapevolezza che la vita è fragile e che ogni giorno è un regalo prezioso. Lasciamo che l’eredità di Ilenia sia il ricordo di un amore vibrante e contagioso, che ci spinga a vivere in modo più consapevole e ad abbracciare le persone che amiamo ogni volta che ne abbiamo l’opportunità. E, in onore di Ilenia, facciamo del nostro meglio per creare un mondo in cui la gentilezza, la compassione e la solidarietà siano sempre al centro delle nostre azioni quotidiane.



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