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Addio a Giuseppe Farina: cedette il Milan a Berlusconi, fu anche presidente del Vicenza



All’età di 91 anni, è scomparso Giuseppe Farina, conosciuto affettuosamente come Giussi. La sua carriera nel mondo del calcio è stata segnata da ruoli di rilievo, tra cui quello di presidente del Milan per quattro anni, prima di cederlo a Silvio Berlusconi nel 1986. Farina ha anche ricoperto la carica di presidente del Vicenza, club con cui raggiunse un clamoroso secondo posto nel campionato di Serie A nella stagione 1977-1978, quando in squadra militava il celebre Paolo Rossi. La sua vita è stata caratterizzata da una grande passione per il calcio, che lo ha portato a essere proprietario di dodici club, tra cui Padova e Modena.



Nato nel 1933, Giuseppe Farina ha sempre avuto il calcio nel sangue. La sua avventura come presidente del Vicenza è iniziata nel 1968 e durò per dodici anni. Durante il suo mandato, il club raggiunse il secondo posto in Serie A, sotto la guida dell’allenatore G.B. Fabbri. La squadra, che vantava un giovane Paolo Rossi nel suo attacco, si trovò al centro di una trattativa di mercato che fece scalpore. Nonostante le offerte della Juventus, Farina rifiutò di cedere il calciatore, il quale alla fine passò in bianconero attraverso le buste.

Dopo aver lasciato il Vicenza, Giuseppe Farina intraprese una breve pausa dal calcio, ma nel 1981 tornò in scena acquistando il Milan da Felice Colombo. All’epoca, il club versava in difficoltà e retrocedette in Serie B. Tuttavia, l’anno successivo, Farina riuscì a riportare la squadra in Serie A. Le due stagioni seguenti furono caratterizzate da alti e bassi, ma Farina portò nuovamente in rossonero l’allenatore Nils Liedholm, che contribuì a guidare la squadra in Coppa UEFA. Tuttavia, a causa di problemi finanziari, Farina si dimise e nel 1986 il club passò nelle mani di Silvio Berlusconi, che ristrutturò le finanze e avviò un ciclo di successi senza precedenti.

Oltre al Milan, Giuseppe Farina ha avuto quote in vari club, tra cui Audace, Valdagno, Legnago, Schio, Rovigo, Belluno, Rovereto, Modena e Palù. Ha anche tentato di acquisire il Verona e il Venezia attraverso due diverse cordate. Laureato in giurisprudenza, Farina ha lasciato un’impronta significativa nel calcio italiano, contribuendo allo sviluppo di numerosi club e al miglioramento delle loro condizioni.

La sua figura rimarrà nella memoria di molti appassionati di calcio, non solo per i risultati ottenuti, ma anche per la sua dedizione e passione per lo sport. La notizia della sua morte ha colpito profondamente il mondo del calcio, che ricorda un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita a questo sport. Le sue scelte e decisioni hanno avuto un impatto duraturo, influenzando non solo i club che ha guidato, ma anche la storia del calcio italiano.



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