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Affida il figlio disabile di 19 anni a un amico che lo abusa: arrestati la madre e un 58enne



Nei giorni scorsi, la polizia ha tratto in arresto una donna di 56 anni e un uomo di 58, accusati di aver abusato sessualmente del figlio disabile della donna. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Prealpina, la madre avrebbe consegnato il figlio, un ragazzo di 19 anni con disabilità psichica accertata, all’amico in almeno due occasioni. Quest’ultimo avrebbe poi approfittato del giovane. Il padre del ragazzo è attualmente indagato a piede libero, poiché il suo coinvolgimento è ancora oggetto di accertamenti.



L’arresto è stato eseguito alcuni giorni fa, mentre il giorno successivo, martedì 6 maggio, i due sospettati sono stati interrogati presso il Tribunale di Busto Arsizio, in provincia di Varese, dal giudice per le indagini preliminari Stefano Colombo e dal pubblico ministero Roberto Bonfanti. Durante l’interrogatorio, la donna, assistita dall’avvocata Alessandra Salamoni, ha risposto alle domande poste dagli inquirenti. Al contrario, l’uomo, difeso dall’avvocato Marco Milan, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Le indagini sarebbero iniziate alla fine del 2024, quando il giovane, durante un colloquio con i suoi insegnanti, avrebbe confidato che un amico della madre gli aveva ripetutamente chiesto di inviargli foto intime. Successivamente, il ragazzo è stato ascoltato in modalità protetta e i genitori convocati in Procura per ulteriori chiarimenti.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la madre avrebbe accompagnato il figlio fino a un parcheggio dove l’amico lo stava aspettando. Dopo averli lasciati soli, l’uomo avrebbe condotto il giovane in una zona boschiva, dove si sarebbero verificati gli abusi all’interno di un’auto. Inoltre, sarebbe emerso un messaggio inviato dall’uomo alla donna in cui le proponeva un rapporto a tre con il ragazzo. Tuttavia, tale proposta non si sarebbe mai concretizzata.

Il pubblico ministero Roberto Bonfanti, che coordina le indagini, ha richiesto e ottenuto l’applicazione della custodia cautelare in carcere per entrambi gli arrestati. L’uomo di 58 anni ha già precedenti penali per possesso di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore, per i quali era stato condannato a otto anni di reclusione. Per quanto riguarda il padre del ragazzo, al momento non sono stati richiesti provvedimenti restrittivi, poiché la sua posizione è ancora sotto esame da parte degli investigatori.

Il caso ha sollevato grande indignazione nella comunità locale e pone l’attenzione sulle misure necessarie per proteggere i soggetti più vulnerabili. La Procura continua a lavorare per fare piena luce sull’accaduto e accertare tutte le responsabilità coinvolte.



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