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Assassinio di Alessandro Coatti in Colombia: i presunti killer sotto i riflettori. La salma del 38enne è tornata in Italia, ma le indagini continuano.



Alessandro Coatti, un biologo di 38 anni, è stato tragicamente assassinato in Colombia. La sua morte, avvenuta due mesi fa, ha scosso profondamente la comunità italiana e ha portato all’arresto di quattro giovani, identificati come i presunti responsabili del delitto. Le autorità colombiane hanno reso pubbliche le loro identità: Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, Andrea Camila Berdugo Escorcia e Brian Augusto Cantillo Salcedo. Questi quattro ragazzi, di età media di vent’anni, sono stati catturati sabato scorso in diverse località, tra cui Medellín, Bogotá D.C. e Santa Marta.



L’omicidio di Coatti è stato descritto come un caso di violenza estrema, con il corpo del ricercatore mutilato dopo la morte. Secondo le indagini, i quattro arrestati sarebbero membri di una banda criminale specializzata nel colpire stranieri, adescandoli e poi derubandoli. Le vittime venivano spesso drogate per facilitare il furto dei loro beni, inclusi contanti e dispositivi elettronici. Tuttavia, nel caso di Alessandro, gli eventi avrebbero preso una piega tragica, culminando nella sua morte.

Le indagini iniziali hanno rivelato che Coatti è stato ucciso con colpi inferti da oggetti contundenti. Solo in un secondo momento il suo corpo è stato smembrato. La polizia colombiana ha avviato un’indagine approfondita per comprendere le dinamiche del delitto e per identificare eventuali complici. La notizia degli arresti ha portato un certo sollievo alla famiglia di Alessandro, che attendeva giustizia per la perdita del loro caro.

La salma di Coatti è arrivata in Italia nei giorni scorsi, precisamente a Ravenna, dove è stata messa a disposizione delle autorità italiane per ulteriori accertamenti. Mercoledì prossimo, un nuovo esame autoptico sarà condotto dal medico legale Dario Raniero, il quale utilizzerà una TAC per analizzare minuziosamente le diverse parti del corpo del ricercatore. Questo nuovo esame si rende necessario per ottenere ulteriori informazioni sulla causa della morte e per integrare le risultanze dell’autopsia già effettuata in Colombia.

Il segretario del Governo di Santa Marta, Camilo George, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Coatti, dichiarando: “Siamo molto addolorati per quanto accaduto, non sarebbe mai dovuto succedere, ma di fronte a questo esecrabile fatto abbiamo unito tutti gli sforzi possibili per arrivare a questo punto”. Le autorità locali stanno continuando a lavorare per garantire che giustizia venga fatta, e sono in corso accertamenti per determinare se ci siano altri membri della banda coinvolti nel delitto.

Il caso di Alessandro Coatti ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli stranieri in Colombia e sull’operato delle bande criminali nel paese. La violenza contro i turisti e gli espatriati è un tema che preoccupa, e le autorità colombiane stanno cercando di affrontare questa problematica con maggiore severità.

Nel frattempo, la comunità italiana in Colombia e in patria si è unita nel cordoglio per la perdita di Alessandro. La sua morte è stata un duro colpo non solo per la sua famiglia, ma anche per tutti coloro che lo conoscevano e apprezzavano il suo lavoro. La speranza è che, attraverso l’indagine in corso, si possa fare luce su quanto accaduto e che i responsabili siano portati davanti alla giustizia.



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