Un grave incidente si è verificato lo scorso 7 novembre sulla via Tiburtina, a Roma, quando un carabiniere fuori servizio alla guida della sua auto ha travolto tre vigili urbani impegnati nei rilievi di un sinistro avvenuto poco prima. L’impatto ha causato ferite gravissime a uno dei vigili, il venticinquenne Daniele Virgili, che ha subito l’amputazione della gamba sinistra.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’automobilista, un carabiniere non in servizio al momento dell’incidente, si trovava alla guida con un tasso alcolemico quasi quattro volte superiore al limite consentito. Inoltre, procedeva a una velocità di circa 70 chilometri orari, superando di gran lunga il limite di 50 previsto per quel tratto di strada. Queste condizioni hanno portato al drammatico investimento dei tre agenti.
Subito dopo l’incidente, secondo il rapporto stilato dai vigili urbani e depositato agli atti dell’inchiesta, il carabiniere avrebbe pronunciato frasi che hanno suscitato sdegno tra i presenti. Quando gli è stato fatto notare lo stato critico del giovane Daniele Virgili, steso sull’asfalto in condizioni disperate, l’uomo avrebbe risposto: “Non me ne frega un czzo. Sono dei Ros, non potete farmi nulla”*. Successivamente avrebbe aggiunto: “Non mi state nemmeno facendo curare la mano”, riferendosi a una lieve ferita riportata nell’incidente.
La dinamica dell’incidente è stata ricostruita grazie ai rilievi effettuati sul posto. I tre agenti si trovavano sulla Tiburtina per eseguire accertamenti su un precedente incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio. Erano impegnati a garantire la sicurezza e a raccogliere dati utili per chiarire le responsabilità del sinistro, quando il carabiniere li ha travolti con la sua auto. L’impatto è stato particolarmente violento per Daniele Virgili, che ha riportato lesioni così gravi da richiedere l’amputazione della gamba sinistra.
Le condizioni di Virgili hanno subito destato grande preoccupazione tra i colleghi e i soccorritori intervenuti sul posto. Il giovane vigile è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nonostante l’amputazione, la sua vita non è più in pericolo.
Il carabiniere responsabile dell’incidente rischia ora di essere processato per lesioni gravissime. La procura ha avviato un’indagine per accertare tutte le circostanze dell’accaduto, compreso il tasso alcolemico elevato e la velocità eccessiva con cui l’uomo stava viaggiando al momento dell’investimento. Gli inquirenti stanno anche valutando le dichiarazioni rese dall’uomo subito dopo l’incidente, che potrebbero aggravare la sua posizione.
L’episodio ha sollevato un’ondata di solidarietà nei confronti di Daniele Virgili, con colleghi e cittadini che si sono stretti attorno al giovane vigile e alla sua famiglia in questo momento difficile. La vicenda ha inoltre riaperto il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’importanza del rispetto delle norme da parte di tutti gli utenti della strada, indipendentemente dal loro ruolo o dalla loro professione.
Nel frattempo, le indagini proseguono per fare piena luce sull’accaduto e per stabilire eventuali ulteriori responsabilità. Il caso ha scosso profondamente non solo il corpo dei vigili urbani di Roma, ma anche l’opinione pubblica, che attende con attenzione gli sviluppi giudiziari della vicenda.
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