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Elon Musk svuota i conti dei dipendenti italiani in USA: i civili di Aviano rimasti con un solo dollaro.



I lavoratori degli uffici acquisti della Base di Aviano si trovano in una situazione inaspettata: le loro carte di credito governative sono state bloccate con un saldo di solo un dollaro. Questa misura drastica è stata implementata dal Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa guidato da Elon Musk, che ha intenzione di ridurre la burocrazia e ristrutturare le agenzie federali, eliminando spese ritenute superflue. Musk aveva promesso di ridurre le spese di “2 milioni di bilioni di dollari” e ora sta attuando politiche controverse per mantenere le sue promesse.



Le carte bloccate rappresentano un primo passo verso il cambiamento radicale voluto dal Doge. Questa decisione è stata comunicata ai dipendenti delle basi militari italiane, tra cui quelle di Aviano e Vicenza, tramite un’email che richiedeva loro di spiegare in cinque punti “a cosa servono” e il lavoro svolto nell’ultima settimana, pena il licenziamento. Un messaggio simile era stato inviato a fine febbraio ai dipendenti federali statunitensi.

La notizia delle carte bloccate ha generato preoccupazione tra i lavoratori. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, la sospensione delle carte durerà 30 giorni e si prevede una riduzione del numero di carte disponibili. Le organizzazioni sindacali stanno cercando di affrontare le nuove direttive imposte dal Doge. Matteo Manfron, rappresentante della Fisascat Cisl, ha spiegato che “il panico è nato quando alcuni supervisori hanno chiesto ai dipendenti italiani di giustificare il loro operato settimanale senza una direttiva chiara”.

Il caos tra i lavoratori è stato palpabile: alcuni hanno risposto all’email elencando le attività svolte nella settimana precedente, mentre altri, come gli operai privi di un’email ufficiale federale, hanno vissuto momenti di ansia, temendo per la loro posizione lavorativa. Roberto Del Savi, coordinatore sindacale di Fisascat-Cisl, ha dichiarato: “Ci stiamo confrontando con la Jcpc, l’organo ufficiale con cui ci interfacciamo per le questioni di carattere nazionale, visto che abbiamo appurato che la situazione si è verificata in tutte le basi Usa in Italia. Una volta ottenuta la risposta, valuteremo come muoverci”.

Le misure adottate da Elon Musk mirano a ridurre le “spese inutili”. Sul social media X, il miliardario ha annunciato: “In linea con le istruzioni di Donald Trump, tutti i dipendenti federali riceveranno a breve un’email in cui si chiederà di dire cosa hanno fatto la scorsa settimana. La mancata risposta sarà considerata come una dimissione”. Musk ha aggiunto che l’obiettivo è identificare eventuali dipendenti fittizi che percepiscono stipendi senza giustificazione.

Per rendere il processo più efficiente, Musk ha deciso di intervenire su AutoRIF, il programma di riduzione automatica della forza lavoro sviluppato dal Dipartimento della Difesa circa vent’anni fa. L’intenzione è di aggiornare il software affinché possa decidere autonomamente quali dipendenti licenziare, senza alcun intervento umano.

Queste azioni hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i dipendenti delle basi militari in Italia e negli Stati Uniti. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di chiarezza sulle direttive e dalle modalità con cui i lavoratori devono giustificare il loro operato. I sindacati stanno cercando di ottenere chiarimenti e di proteggere i diritti dei lavoratori, mentre i dipendenti si trovano a fronteggiare una realtà lavorativa incerta e potenzialmente instabile.



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