La lunga disputa legale che ha coinvolto Enrico Vanzina e la famiglia del fratello regista Carlo Vanzina, scomparso nel 2018, si è conclusa con una sentenza emessa dal tribunale di Roma. La 16esima sezione civile ha stabilito che la vedova di Carlo, Elisabetta Melidoni, insieme alle figlie Isotta e Assia, dovrà restituire la somma di 391.846 euro alla società di produzione cinematografica International Video 80, fondata dai due fratelli. Oltre al debito, le eredi sono state condannate a pagare le spese processuali e gli interessi legali.
La somma in questione rappresenta prestiti concessi dalla società tra il 2016 e il 2018 a Carlo Vanzina per far fronte a difficoltà economiche personali e familiari. Dopo la morte del regista, avvenuta nel 2018, il fratello Enrico ha avviato un’azione legale nel 2020 per ottenere il rimborso delle somme dovute e “sistemare i conti” della società. La vicenda ha generato profonde tensioni all’interno della famiglia, con accuse reciproche che hanno alimentato un clima di conflitto.
La posizione di Elisabetta Melidoni si è rivelata cruciale nel corso del procedimento. Il tribunale ha infatti rilevato che la vedova di Carlo sarebbe stata “reticente in sede di redazione di inventario”, fornendo informazioni generiche e incomplete sui mutui che gravavano sull’eredità. Questi elementi hanno contribuito a rafforzare la posizione di Enrico Vanzina, portando alla decisione finale a suo favore.
Un punto decisivo nella causa è stato raggiunto grazie alla perizia tecnica condotta da un consulente nominato dal tribunale. L’esperto ha verificato la validità delle pretese creditorie avanzate da entrambe le parti, certificando il debito esatto a carico delle eredi. Questo passaggio ha chiarito definitivamente la situazione economica, permettendo ai giudici di emettere una sentenza che chiude il caso civile.
Parallelamente al procedimento civile, la disputa si è sviluppata anche sul piano penale. Elisabetta Melidoni aveva accusato il cognato di truffa, ma il giudice per le indagini preliminari ha archiviato il caso, ritenendo infondate le accuse. In risposta, Enrico Vanzina ha querelato la cognata per calunnia, dando origine a un procedimento penale che è ancora in corso.
La vicenda affonda le sue radici negli ultimi anni di vita di Carlo Vanzina, segnati da difficoltà economiche. Nel libro “Mio fratello Carlo”, pubblicato nel 2019, Enrico Vanzina aveva rivelato che il produttore cinematografico e presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, aveva aiutato Carlo in un momento di crisi finanziaria. “Aveva delle angosce economiche per un debito con l’erario. Aurelio staccò un assegno per Carlo in conto di lavoro”, aveva scritto Enrico nel suo volume, sottolineando il gesto di solidarietà ricevuto dal fratello.
La società International Video 80, al centro della controversia, è detenuta per il 45% da Elisabetta Melidoni e dalle figlie, per il 40% da Enrico Vanzina, mentre il restante 15% è suddiviso tra altri soci. Questo assetto societario ha contribuito ad alimentare le tensioni, rendendo ancora più complesso il confronto tra le parti.
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