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Gemelle siamesi separate a 13 mesi: un intervento straordinario di 7 ore con 75 specialisti coinvolti



Anna e Hope Richards sono nate il 29 dicembre 2016 in un ospedale del Texas, unite dalla parte superiore del corpo. Le due gemelline condividevano la parete toracica, il diaframma, il fegato e persino il rivestimento del cuore, una condizione rara che ha posto sin dalla nascita interrogativi complessi sul loro futuro.



I genitori, già madre e padre di altri due figli, hanno affrontato con comprensibile apprensione il percorso medico che li attendeva. Per garantire la migliore assistenza possibile, la famiglia si è trasferita nei pressi di Houston, così da consentire alle bambine di essere seguite da uno dei centri di terapia intensiva neonatale più avanzati degli Stati Uniti.

In vista dell’intervento, i medici hanno predisposto un’attenta preparazione: sono stati inseriti degli espansori tissutali per permettere alla pelle di crescere, rendendo possibile una separazione graduale e meno traumatica.

L’operazione, durata oltre sette ore, ha coinvolto 75 specialisti tra chirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici. Una vera e propria impresa multidisciplinare che ha permesso, con successo, la separazione delle piccole.

Jill Richards, madre delle gemelle, ha raccontato in un’intervista a Inside Edition: “Abbiamo pregato e sperato per questo giorno per quasi due anni. Vedere le nostre figlie in due letti separati è stata un’emozione indescrivibile”.

Un intervento che non solo ha cambiato la vita di Anna e Hope, ma che rappresenta anche una straordinaria testimonianza dei progressi della medicina e della forza dell’amore familiare.



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