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Giacomo Urtis dopo l’operazione: “Ora sono Genny. Cambia il mio corpo, ma non cambia chi sono sul lavoro”



Genny Urtis ha recentemente utilizzato il suo profilo Instagram per condividere con i suoi follower un’importante tappa del suo percorso di transizione di genere. La foto pubblicata la ritrae dopo l’intervento chirurgico al seno, un passo significativo che Genny ha deciso di intraprendere dopo un’attenta riflessione. Nei giorni precedenti all’operazione, aveva espresso la sensazione di sentirsi intrappolata nel corpo di Giacomo, percependo una dissonanza tra la sua essenza interiore e il suo aspetto fisico.



La decisione di sottoporsi all’intervento è stata comunicata con una serie di post su Instagram, dove Genny, che ha 47 anni, ha voluto sottolineare che, sebbene il suo corpo stia cambiando, la sua professionalità rimane intatta. In uno dei post precedenti, aveva documentato il momento in ospedale con la frase: “Giacomo diventa Genny”, segnando simbolicamente il passaggio verso la sua nuova identità.

In un’intervista rilasciata al settimanale Chi, Genny Urtis ha parlato apertamente delle sfide affrontate durante il suo percorso di transizione. Ha spiegato che è stato un processo graduale, iniziato solo 2-3 anni fa quando ha iniziato a vestirsi da donna. Parlando dell’intervento al seno, ha specificato: “Di seno ho voluto una terza, niente di troppo grosso, anche perché frequento ambienti di un certo tipo, a Milano, e non mi andava di apparire troppo provocante”. Questo commento riflette il desiderio di Genny di trovare un equilibrio tra la sua identità e le aspettative sociali o professionali.

Genny ha inoltre condiviso come finalmente il suo corpo inizia a rispecchiare la persona che ha sempre sentito di essere: “Dentro mi sento sempre me stessa, la me stessa che mi sono sempre sentita. C’era un disallineamento tra il corpo e quella che ero io, infatti con i miei fidanzati ho sempre fatto la parte della femmina”. Tuttavia, nonostante i progressi personali, ha ammesso che non tutti nella sua vita hanno accettato completamente il suo cambiamento. In particolare, ha menzionato la difficoltà del padre nel venire a patti con la sua transizione: “Come figlio unico di una famiglia molto cattolica, non era facile che i miei accettassero la mia, diciamo, disforia di genere. Quando vede i ragazzi che mi guardano si imbarazza, se mi vesto troppo da donna peggio”. Al contrario, sua madre si è dimostrata più comprensiva e di supporto: “Mia mamma invece no, lei mi rammenda pure le calze”.

Il percorso di transizione di Genny Urtis è un esempio significativo delle sfide e delle conquiste personali che molte persone transgender affrontano nel loro viaggio verso l’autenticità. La sua storia mette in luce non solo le trasformazioni fisiche ma anche le dinamiche familiari e sociali che accompagnano tale percorso. Mentre Genny continua a condividere apertamente la sua esperienza sui social media, offre visibilità e comprensione a temi spesso fraintesi o ignorati.

La città di Milano, dove Genny vive e lavora, rappresenta per lei un contesto particolare in cui navigare la sua identità. La scelta di non eccedere con l’intervento al seno dimostra come le considerazioni professionali e sociali possano influenzare decisioni personali anche profondamente intime.



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