Un episodio drammatico ha coinvolto un adolescente di Fabriano che, dopo aver perso il cellulare in discoteca, si è rivolto a un ristoratore per chiedere aiuto. Secondo la denuncia presentata, il ragazzo sarebbe stato drogato e violentato tre volte da un uomo di 45 anni, titolare di un ristorante vicino ad Ancona. I fatti sarebbero accaduti nella notte tra l’1 e il 2 febbraio.
Il giovane, dopo essersi accorto di aver smarrito il telefono durante la serata con gli amici, ha cercato un modo per contattare il padre. In cerca di aiuto, si è avvicinato al ristorante dove ha incontrato il 45enne. L’uomo, apparentemente disponibile, gli ha offerto di entrare nel locale per usare il telefono. Tuttavia, una volta dentro, il ragazzo sostiene di aver ricevuto un bicchiere d’acqua dal sapore amaro, che gli avrebbe causato uno stato di confusione.
In preda a questo stato alterato, il minorenne afferma di aver subito violenze sessuali in tre occasioni: due volte dietro il bancone del bar e una nel bagno del ristorante. Durante l’incidente, il ragazzo ricorda di aver visto tracce di cocaina rosa sul bancone. Gli esami tossicologici effettuati in ospedale hanno confermato la presenza di cocaina nel suo sangue.
Dopo essere riuscito a lasciare il ristorante, il giovane ha fatto ritorno a casa in autostop. Il padre, notando il suo stato di shock, lo ha portato al pronto soccorso di Fabriano. Inizialmente, i medici gli hanno somministrato un calmante, ma le sue condizioni hanno spinto il genitore a riportarlo in ospedale per ulteriori accertamenti. Gli esami più approfonditi hanno evidenziato segni compatibili con violenza sessuale, portando alla denuncia. Assistito dall’avvocato Ruggero Benvenuto, il ragazzo è riuscito a identificare l’uomo grazie a dei tatuaggi visti sui social.
Il ristoratore, difeso dall’avvocato Riccardo Ragni, è ora indagato a piede libero per violenza sessuale aggravata. Le aggravanti includono l’uso di sostanze stupefacenti e la minore età della vittima. L’uomo ha negato tutte le accuse, sostenendo che il giovane sia entrato nel ristorante solo per fare una chiamata al padre e abbia bevuto un bicchiere d’acqua prima di andarsene. Ha anche indicato alcuni testimoni che potrebbero confermare la sua versione dei fatti.
Le indagini sono in corso e il gip Carlo Masini ha ascoltato il 17enne in forma protetta durante un incidente probatorio. Questa testimonianza potrebbe essere cruciale nel processo, qualora la Procura di Ancona decidesse di procedere con il rinvio a giudizio.
Il caso ha sollevato molte domande sulla sicurezza dei giovani e sull’accesso alle sostanze stupefacenti. La comunità di Fabriano e Ancona è scossa da quanto accaduto, mentre le autorità continuano a indagare per fare luce su questa vicenda complessa e delicata. La testimonianza del giovane e gli esami medici saranno fondamentali per stabilire la verità e assicurare giustizia.
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