​​


Gli abitanti del villaggio dissotterrano i parenti morti e li vestono con un bizzarro rituale antico



Il popolo Toraja del Sulawesi meridionale, una regione montuosa dell’Indonesia, si prende cura dei propri cari anche molto tempo dopo la loro morte. In Indonesia, le famiglie vestono i loro cari defunti per una cerimonia durante la quale mettono persino delle sigarette in bocca.



Il popolo Toraja partecipa alla storica cerimonia Ma’nene nel Sulawesi meridionale, una delle isole più grandi della nazione.

 Il rituale comprende la pulizia, la vestizione e la riesumazione dei corpi dei parenti defunti. Secondo la tradizione, l’evento onora i familiari defunti e assicura un buon raccolto per l’anno successivo.

Il Ma’nene, come molti altri riti antichi, ha le sue origini nella leggenda. Secondo alcuni racconti, la cerimonia fu iniziata da un cacciatore di nome Pong Rumasek che trovò e si prese cura di un cadavere nella giungla.

Grazie alla generosità del cacciatore, egli ricevette buona fortuna e successivi raccolti abbondanti. Tuttavia, un fotografo Toraja di nome Endy Allorante ha dichiarato al New York Times che è stato difficile individuare l’inizio della cerimonia, affermando:

“Nessuno sa esattamente quando, dove e come questa tradizione sia stata inventata per la prima volta.”

Sebbene questa pratica possa sembrare insolita a chi non la conosce, la gente del posto ha una prospettiva molto particolare sulla morte e considera il vestire i corpi dei propri cari un motivo per festeggiare.
I turisti che visitano la zona possono assistere alla sfilata dei cadaveri completamente vestiti per le strade durante il rituale, che normalmente dura tre giorni.

I defunti vengono trasportati lungo una strada del villaggio associata a un essere spirituale dotato di poteri sovrannaturali chiamato “Hyang”. Secondo la leggenda, il sentiero manterrebbe il vicinato benedetto e permetterebbe ai defunti di accedere all’aldilà.

 

Gli estranei potrebbero trovare l’evento inquietante, ma la gente del posto lo considera un’occasione gioiosa; infatti, piangere e lamentarsi sono severamente vietati.Dopo la cerimonia, le bare vengono sistemate dopo la passeggiata con i defunti e i corpi vengono rivestiti con cura prima di essere nuovamente sepolti fino al Ma’nene successivo.

La famiglia decide se organizzare l’evento ogni due anni, ogni tre anni o ogni sei anni.

Il fotografo Claudio Sieber, che ha immortalato la cerimonia nel 2017, ha dichiarato a Huck Magazine che “dopo forse due o tre giorni, si era sentito estremamente a suo agio con l’ambiente”.

“Ho cambiato prospettiva perché per loro è la vita che va oltre la morte. Non è un momento triste”, ha detto.

Una famiglia posa per le foto con i parenti defunti Todeng (camicia blu), morto nel 2009, Nene “Marta” Duma, morta nel 2008, e il loro bambino senza nome.


Add comment