Il corpo del 35enne originario di Castello di Annone è stato recuperato in serata dopo ore di ricerche. Era in Abruzzo per festeggiare il compleanno del padre.
Questa mattina è stato individuato il cadavere di Ivan Reggio, trentacinquenne residente ad Asti, nei pressi delle rapide del fiume Orta, nell’area termale di Caramanico Terme (Pescara). L’uomo era scomparso nel pomeriggio di ieri, dopo essersi immerso nel torrente tra amici e familiari nel tratto noto come rapide di Santa Lucia, in località contrada San Tommaso .
Secondo quanto ricostruito, il 24 giugno intorno alle 15:30 un gruppo di cinque persone – fra cui sorelle e amici di Reggio – aveva scelto quel tratto del fiume per rinfrescarsi. Due membri del gruppo si erano tuffati e uno di loro era immediatamente riemerso, ma Ivan non è più riapparso . Subito si è diffuso l’allarme: amici e familiari hanno lanciato la chiamata al 118 e al 112, nel timore che fosse stato travolto dalla corrente .
Sul posto sono intervenuti i soccorsi di terra e aria: il 118, i Vigili del Fuoco con i sommozzatori, i Carabinieri — in particolare quelli della Compagnia di Popoli — i Carabinieri forestali, e il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Abruzzo, calati da un elicottero di emergenza valle . Presente anche l’elisoccorso di Pescara, che ha favorito la ricerca dall’alto .
Le operazioni di ricerca si sono concentrate sia su un’area impervia intorno al fiume sia direttamente nell’alveo. Dopo circa quattro ore di ricerche, verso le 19:30 il corpo di Reggio è stato individuato dai sommozzatori in un tratto ostruito dalla corrente e dalle rapide . La salma è stata recuperata e imbarcata su un elicottero dei Vigili del Fuoco, quindi trasferita alla piazzola di Caramanico Terme e infine all’obitorio, in attesa di ulteriori accertamenti medico-legali .
Ivan, primogenito del padre Luigi Reggio, consulente finanziario trasferitosi a Perano, nel chietino, circa vent’anni fa, si trovava in Abruzzo per un breve soggiorno in occasione del compleanno del genitore, trascorrendo del tempo con le sorelle, di 21 e 15 anni, e amici .
L’amministrazione di Caramanico Terme, rappresentata dall’assessore Egisto Rossetti, ha espresso profondo cordoglio: “Tutta l’amministrazione comunale si stringe intorno al padre. È difficile accettare che un giovane perda la vita in questo modo” . Il lutto ha scosso la comunità locale, già segnata da tragedie simili in passato: nel marzo scorso perse la vita il 28enne Simone Celso, e nel 2017 annegò la coppia Silvia D’Ercole e Paride Pirocchi nelle stesse acque insidiose .
Il fiume Orta, in questo tratto, è noto per correnti particolarmente forti e rapide pericolose, soprattutto dove il letto acquoso si restringe tra le rocce, creando vortici insidiosi per i bagnanti. Nonostante l’area sia apprezzata per escursioni e bagni rinfrescanti, è altrettanto nota per le criticità legate alla sicurezza idrica.
Le indagini, coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Popoli, mirano a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Verranno valutate le condizioni del fiume, la presenza di eventuali segnali di avvertimento e la posizione esatta del tuffo.
Tra gli aspetti che emergono dalle prime ricostruzioni c’è anche la limitata copertura telefonica nella zona, che ha ostacolato l’immediata segnalazione del pericolo. Questo elemento ha rallentato i tempi dell’allerta, sebbene la pronta attivazione dei soccorsi — via terra e aria — sottolinei il coordinamento efficace dei servizi di emergenza locali .
Allo stato attuale, non sono state ipotizzate responsabilità legali a carico dei presenti; tuttavia, le autorità mantengono aperta ogni possibile pista investigativa. Verranno svolte ispezioni tecniche dettagliate sul luogo, misurazioni della corrente e sopralluoghi per stabilire eventuali precedenti segnalazioni su quella specifica tratta del torrente.
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