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Joan Gonzalez, lascia il calcio a soli 23 anni a causa di una patologia cardiaca. “Gli abbiamo salvato la vita”, ha detto il presidente



Joan Gonzalez, giovane centrocampista spagnolo del Lecce, ha annunciato il ritiro dal calcio giocato a soli 23 anni per un grave problema cardiaco. La patologia, scoperta nell’estate del 2024, lo aveva già costretto a saltare l’intera stagione 2024-2025, e i recenti esami medici hanno confermato che non potrà più ottenere l’idoneità sportiva necessaria per continuare la sua carriera agonistica. Di fronte a questa difficile realtà, il calciatore ha deciso di intraprendere un nuovo percorso, dedicandosi agli studi in Economia e gestione d’impresa, con l’obiettivo di costruire una carriera lontano dal campo, ma forse ancora legata al mondo del calcio.



La notizia è stata resa pubblica durante la conferenza stampa di fine stagione dal presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che ha spiegato come la diagnosi della malattia abbia rappresentato un vero e proprio salvataggio per il giovane atleta. “Gli abbiamo salvato la vita”, ha dichiarato il massimo dirigente del club salentino, sottolineando il lavoro svolto dallo staff medico della società e dal cardiologo Antonio Tondo, che hanno individuato la patologia in tempo. “La sua condizione è un caso di studio”, ha aggiunto il presidente, esprimendo al contempo grande ammirazione per la maturità con cui il ragazzo ha affrontato questa difficile situazione.

Il percorso di Joan Gonzalez con il Lecce era iniziato nell’agosto del 2021, quando il direttore sportivo Pantaleo Corvino lo aveva prelevato dal settore giovanile del Barcellona per inserirlo nella squadra Primavera. Dopo una stagione brillante con 31 presenze e 8 gol, il giovane talento aveva conquistato un posto in prima squadra, debuttando in Serie A il 13 agosto 2022 nella partita contro l’Inter. Durante le sue tre stagioni con la maglia giallorossa, aveva collezionato 64 presenze nel massimo campionato italiano, segnando due reti, rispettivamente contro il Monza e il Verona. La sua ultima apparizione risale al maggio 2024, in un pareggio a reti inviolate contro il Napoli.

Nonostante la carriera sia stata interrotta bruscamente, Gonzalez ha dimostrato grande forza d’animo nell’accettare la situazione e nel pianificare il suo futuro. “Gli faccio i complimenti perché ha preso la notizia con grande serenità”, ha dichiarato Sticchi Damiani. “Joan si sta già dedicando agli studi economici e gli auguro di diventare un grande manager. Con quella testa che ha, sarebbe diventato anche un grande calciatore”. Parole che testimoniano l’ammirazione e l’affetto che il club e i tifosi nutrono per il giovane spagnolo.

La diagnosi è arrivata in un momento particolarmente delicato per l’ambiente del Lecce, già scosso dalla morte improvvisa del massaggiatore Graziano Fiorita, scomparso alla vigilia di una partita di campionato. Questo ha reso ancora più importante la scoperta tempestiva della patologia di Gonzalez, che ha permesso di evitare conseguenze tragiche. “Per fortuna, la perizia dei medici ha fatto emergere ciò che fino a quel momento non era mai stato rilevato”, ha spiegato il presidente, ribadendo l’importanza del lavoro svolto dallo staff sanitario del club.

Il futuro di Joan Gonzalez appare ora orientato verso una carriera manageriale, forse ancora legata al mondo del calcio, ma con un ruolo strategico dietro le quinte. La sua storia è un esempio di resilienza e capacità di adattarsi a circostanze difficili, trasformando un evento drammatico in un’opportunità per costruire un nuovo percorso di vita.

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