“Che titolo ho? Figuriamoci, ho un grande senso del ridicolo”. Con queste parole Lucrezia Lante Della Rovere ha aperto la sua intervista a Belve, condotta da Francesca Fagnani nella puntata del 3 giugno. Durante il colloquio, l’attrice ha ripercorso alcuni momenti significativi della sua vita, dall’infanzia segnata da difficoltà familiari fino agli amori più importanti, soffermandosi anche su episodi legati alla sua carriera artistica.
Parlando della sua infanzia, Lante Della Rovere ha ricordato il rapporto complesso con i genitori, descrivendoli come figure lontane dagli standard tradizionali. “Non ho un ricordo felice della mia infanzia, ero una bambina spaventata che non riusciva a capire questi due genitori così diversi rispetto agli altri genitori. La vita di mia madre la guardavo con ammirazione anche se era esagerata”, ha raccontato. Sua madre, Marina Ripa di Meana, era una donna anticonformista, sempre sopra le righe, e il loro rapporto non fu privo di difficoltà. “Pensavo a mia madre come a una principessa delle favole e quando mi si tolgono i prosciutti, comincio a vedere la sua incapacità di fare la madre”, ha spiegato, aggiungendo che la madre desiderava che lei fosse una copia di sé stessa: “Mi attaccava perché voleva una figlia spregiudicata come lei. Era possessiva, voleva che io fossi la sua emanazione”.
Un altro tema affrontato è stato il rapporto con il padre, descritto come una figura tormentata e violenta. “Papà, invece, scappava dalla vita e sentivo che c’era una sofferenza dietro. Mio padre alzava le mani ma non su di me. Su mia madre e sulla compagna che aveva. Creava una grande tensione a casa perché tornava spesso ubriaco”, ha dichiarato l’attrice, ricordando come questa situazione abbia segnato la sua infanzia. Ha anche raccontato di aver cercato di spronare la compagna del padre a denunciare i suoi comportamenti violenti: “Io non capivo come sua moglie, Antonella, abbia resistito. La incitavo a denunciarlo”.
La conversazione si è poi spostata sulla carriera e su un episodio legato al film Caos Calmo. Lante Della Rovere ha confessato di essere rimasta delusa per non essere stata scelta per il ruolo che poi andò a Isabella Ferrari. “Mi dispiacque non essere presa nel cast di Caos Calmo, ma non mi piacque quella scena erotica perché erano brutti. Era una scena forte, di sodomia, forse ci voleva un gran figo. Se devo essere presa da dietro, non voglio essere presa non da Nanni Moretti ma da Brad Pitt”, ha dichiarato senza mezzi termini.
L’attrice ha anche toccato il tema degli amori che hanno segnato la sua vita. Ha parlato del rapporto con Giovanni Malagò, definendolo l’uomo più importante della sua vita: “Mi sono innamorata di lui perché ha un fare molto protettivo. Mi sono innamorata di quello”. Con lui ha avuto due figlie, e ha descritto la loro crescita come un percorso condiviso: “Con Giovanni le abbiamo cresciute insieme ma lui ha alle spalle una famiglia molto solida e io sono una scappata di casa”.
Un altro amore significativo è stato quello con Luca Barbareschi, che l’attrice ha definito “l’amore della sua vita”. “Ero talmente affascinata da Luca, lo guardavo con gli occhi a cuore perché mi sembrava una persona travolgente. Poi c’erano le trasgressioni che facevo parte della curiosità che ti spinge a volere conoscere tutto”, ha raccontato, aggiungendo che la gelosia era una costante nei suoi rapporti: “Ero gelosissima, ma lo ero anche di Giovanni. Ero tormentata dalla gelosia”.
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