L’Italia esce sconfitta in modo netto e umiliante dalla sfida contro la Norvegia, subendo un pesante 0-3 che compromette seriamente il cammino verso la qualificazione ai Mondiali. La prestazione della squadra azzurra, apparsa priva di idee e di energia, ha evidenziato il divario rispetto agli avversari, che hanno dominato la partita sia sul piano fisico che tecnico. Nonostante le attenuanti legate agli infortuni e alla stanchezza accumulata dai giocatori dopo una stagione lunga e impegnativa, il risultato rappresenta un passo falso clamoroso per il progetto di Luciano Spalletti, chiamato a risollevare le sorti della Nazionale.
Al termine del match, disputato a Oslo, il commissario tecnico azzurro ha affrontato la stampa con fermezza, assumendosi in prima persona la responsabilità della sconfitta. «Non c’è nessuna compassione da fare a nessuno», ha dichiarato durante la conferenza stampa notturna, respingendo ogni tentativo di giustificare la situazione con alibi o attenuanti. «Quello che mi dà più fastidio è quando qualcuno mi fa capire: “Vengo in tuo soccorso perché da solo non ce la fai”. Questo mi manda in bestia, proprio per carattere, per l’età, per quello che ho vissuto», ha aggiunto il tecnico, sottolineando la sua determinazione a farsi carico delle difficoltà.
La disfatta contro la Norvegia non rappresenta solo una battuta d’arresto sul piano sportivo, ma mette anche in discussione il percorso della Nazionale verso i Mondiali, con la concreta possibilità di dover nuovamente affrontare i playoff, un’eventualità che rievoca i dolorosi ricordi delle precedenti eliminazioni. Spalletti, tuttavia, non cerca scuse e ribadisce la necessità di migliorare: «Noi bisogna fare meglio, però io il gruppo lo difendo sempre e andrò a mettere mano e a dire qualcosa a quelli che, secondo me, non riescono ad arrivare al loro meglio».
Il tecnico di Certaldo, 66 anni, ha escluso l’ipotesi di dimissioni, pur riconoscendo l’urgenza di un confronto con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, per discutere delle scelte fatte e delle prospettive future. «Io vado avanti con questo gruppo qui, poi parlerò con Gravina. Bisogna che ci parli. Di che cosa? Di tutto, su quella che è l’intenzione che ho, su quelle che sono le scelte che faccio e che ho fatto», ha affermato Spalletti, lasciando intendere la volontà di proseguire il lavoro intrapreso, nonostante le difficoltà.
La pesante sconfitta ha scatenato reazioni negative da parte di tifosi e media, che chiedono un cambio di rotta deciso per evitare ulteriori fallimenti. Le critiche si concentrano non solo sulla gestione tecnica, ma anche sulle condizioni generali del calcio italiano, accusato di non essere in grado di sostenere adeguatamente la crescita della Nazionale.
Mentre il futuro di Spalletti rimane incerto, la priorità resta quella di ricompattare il gruppo e ritrovare fiducia in vista dei prossimi impegni. La sfida di Oslo ha dimostrato quanto sia necessario un cambio di passo, sia sul piano tattico che mentale, per riportare l’Italia ai livelli che le competono.
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