Durante un’intervista con Francesca Fagnani nel programma “Belve Crime” trasmesso ieri, Mario Maccione, ex membro delle Bestie di Satana, ha raccontato la sua esperienza all’interno del gruppo criminale. Ha spiegato che, nonostante la sua reputazione di mostro, non si considera tale. “Ho fatto cose da mostro e il ruolo mi è stato sicuramente anche appioppato, ma quando ho smesso con le droghe ho capito che non lo sono. Non sono mai stato satanista, i delitti sono arrivati con le liti per le ragazze”, ha dichiarato.
Mario Maccione, noto anche con il soprannome giovanile Ferocity, è stato uno dei membri più giovani del gruppo noto come le Bestie di Satana. Questo gruppo, attivo tra gli anni ’90 e 2000, è stato responsabile di due omicidi e ha indotto al suicidio un ex membro. Durante l’intervista, Maccione ha raccontato che il gruppo era nato inizialmente per condividere la passione per la musica metal, ma col tempo si era trasformato in qualcosa di molto più oscuro.
Il primo omicidio di cui il gruppo si è reso responsabile risale al 1998, quando i membri uccisero Fabio Tollis e Chiara Marino. Per sei anni, il gruppo riuscì a mantenere il segreto su questi crimini fino a quando un altro membro, Andrea Volpe, uccise la sua ex fidanzata Mariangela Pezzotta. Maccione ha ammesso che è stato difficile affrontare le conseguenze delle sue azioni: “È difficile, ho fatto delle cose da mostro ma non lo sono – ha ricordato Maccione davanti a Francesca Fagnani -. Penso di aver pagato totalmente quello che ho fatto, oggi credo di avere un buon rapporto con la verità. In passato ho mentito tanto e ho tenuto per anni un segreto grandissimo che è poi alla base del reato per il quale sono stato condannato”. Condannato a 19 anni di reclusione per gli omicidi commessi quando era minorenne, Maccione è tornato in libertà nel 2017.
Durante l’intervista, Maccione ha sottolineato il suo legame con Fabio Tollis, con cui aveva un forte rapporto di amicizia e affinità dovuta alla vicinanza d’età. Ha dichiarato che il padre di Fabio, comprensibilmente, nutre risentimento nei suoi confronti a causa delle menzogne che ha raccontato per tanto tempo. Maccione ha anche rivelato di essere stato lui a dare il nome al gruppo che sarebbe poi divenuto tristemente noto. “Era partito come un gruppo anticristiano, poi è diventato quello che purtroppo conosciamo. È stato definito un gruppo di ‘matrice satanista’, ma è una definizione falsa perché la matrice non è reale. Le Bestie di Satana sono state una gang che ha compiuto degli omicidi, non altro. Noi componenti eravamo tra l’altro gli unici bersagli del gruppo criminale, i delitti avvenivano all’interno di quel giro”.
Il gruppo delle Bestie di Satana era composto da otto membri, alcuni dei quali entravano e uscivano nel corso del tempo. Maccione ha descritto come le dinamiche interne fossero complesse e spesso conflittuali, portando a situazioni estreme e tragiche.
L’intervista di Maccione offre uno sguardo raro e inquietante sulle dinamiche interne di un gruppo criminale che ha sconvolto l’Italia con i suoi crimini efferati. La sua testimonianza mette in luce come l’abuso di droghe e le lotte personali possano portare a comportamenti estremi e distruttivi.
L’intervista completa è stata trasmessa su Rai nel programma “Belve Crime”, offrendo al pubblico una visione approfondita della vita e delle azioni di Mario Maccione e delle Bestie di Satana. La storia di Maccione serve come monito sui pericoli delle influenze negative e sull’importanza di affrontare i propri demoni personali prima che sia troppo tardi.
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