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Mattarella finisce nella lista russa dei “russofobi”: Zakharova attacca ancora



Una nuova sezione sul sito del ministero degli Esteri della Federazione Russa include una pagina dedicata agli “esempi di manifestazioni di russofobia”, con l’elenco di personalità occidentali e ucraine accusate di incitare all’odio verso la Russia  . Tra i nominativi segnati in rosso emergono il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto  .



Per il 2025, l’accusa riguarda una parte del discorso tenuto da Mattarella all’Università di Marsiglia, dove ha paragonato l’aggressione russa in Ucraina al piano nazista del Terzo Reich: «l’attuale aggressione russa contro l’Ucraina è di questa natura»  . La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha bollato quelle affermazioni come “invenzioni blasfeme”  .

Nella parte relativa al 2024, compaiono due dichiarazioni: quella pronunciata da Mattarella il 18 maggio in occasione dell’80° anniversario della battaglia di Montecassino, in cui affermava che «la tragedia inumana del popolo ucraino riconduce alla memoria le devastazioni che colpirono i Paesi europei e ci richiamano a un rinnovato impegno nella difesa della pace, della libertà e dello stato di diritto — contro le dittature»  . Inoltre vengono riportate due interviste pubblicate sul Messaggero: Tajani, il 24 febbraio 2024, auspicava la presenza di bandiere ucraine alla marcia del 25 aprile, sostenendo che «i combattenti ucraini, come i partigiani, combattono per la libertà»; mentre Crosetto, il 6 maggio 2024, ha dichiarato: «Temo che Putin voglia tutta l’Ucraina, e nessuno garantisce che si fermerà lì»  .

La nuova sezione, che copre gli anni 2024 e 2025, è intitolata “Esempi di manifestazioni di russofobia” e accoglie citazioni da parte di funzionari occidentali ed ucraini ritenute ostili verso la Russia. Include anche esponenti politici di altri Paesi come Germania, Francia, Stati Uniti e Unione Europea  .

Parallelamente a questa iniziativa, Maria Zakharova ha proposto l’istituzione di una giornata internazionale contro la russofobia. In un post su Telegram ha introdotto uno sticker raffigurante sé stessa con copricapo tradizionale e la parola «ukokoshit» — un verbo colloquiale russo che significa “mandare all’altro mondo”, cioè “uccidere” — suggerendo il suo uso simbolico nella lotta alla presunta russofobia. Il post ha superato 340mila visualizzazioni, con centinaia di reazioni tra approvazioni e ironia  .

Come reazione ufficiale, la Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo a Roma, definendo la pubblicazione della lista una provocazione nei confronti della Repubblica italiana e del popolo italiano, e ha espresso solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella  .

Finora, la diffusione della sezione ha suscitato reazioni ufficiali limitate in Europa: alcune proteste sono arrivate dalla Bulgaria, mentre per il resto l’attenzione è rimasta circoscritta. Tuttavia, l’iniziativa conferma un crescente uso della narrativa della “russofobia” come strumento di propaganda rivolta a mobilitare l’opinione pubblica interna russa e a rispondere alle critiche esterne con accuse di ostilità sistematica  .



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