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Quel bacio tra due uomini davanti a Papa Prevost: un segnale di apertura tra Chiesa e comunità LGBT?



Mentre il mondo intero osservava il nuovo pontefice, Leone XIV, affacciarsi dal balcone di San Pietro, un dettaglio inaspettato è stato immortalato dalle telecamere presenti. Tra la folla radunata per assistere a questo evento solenne, una coppia di giovani uomini è stata ripresa mentre si scambiava un bacio. Non è chiaro se fossero fedeli o semplicemente partecipanti a un momento storico, né se il gesto fosse una forma di protesta o una semplice espressione d’affetto. Tuttavia, ciò che colpisce è la naturalezza con cui questa immagine si è inserita in un contesto tradizionalmente solenne e religioso, rappresentando un riflesso del mondo contemporaneo.



Guardando al passato, il predecessore omonimo di Leone XIV, papa Leone XIII, fu il primo pontefice ad essere ripreso da una telecamera. Autore della famosa enciclica “Rerum Novarum”, che gettò le basi della dottrina sociale della Chiesa, Leone XIII intuì l’importanza delle immagini nella comunicazione religiosa. Sebbene ci siano voluti decenni prima che papa Pio XI commissionasse a Guglielmo Marconi la costruzione della prima stazione radio vaticana, Leone XIII aveva già compreso il potere delle immagini riproducibili nel plasmare la percezione sociale e religiosa. Oggi, l’immagine di quel bacio nella folla diventa simbolo del cambiamento sociale di fronte al quale si apre questo nuovo pontificato.

La questione dell’omosessualità rimane uno dei temi più controversi per la Chiesa cattolica. Fino ad ora, essa è stata trattata come un fenomeno marginale e spesso stigmatizzato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica descrive ancora gli atti omosessuali come “gravi depravazioni” e “intrinsecamente disordinati”. Sebbene papa Francesco, noto anche come Bergoglio, sia stato etichettato da alcuni come un “papa aperto” o addirittura “LGBTQ+ friendly”, il suo pontificato non ha portato a significativi cambiamenti dottrinali su questo tema.

Nel 2023, durante un’intervista alla Associated Press, Francesco ha ripetuto le parole del Catechismo, suscitando reazioni diverse. Il gesuita statunitense James Martin, noto per il suo impegno nella pastorale LGBTQ+, gli scrisse una lettera chiedendogli di chiarire meglio la sua posizione. Il pontefice rispose, spiegando che quei termini non si riferiscono alle persone omosessuali, ma agli atti sessuali in sé. Tuttavia, questa precisazione non rappresentava un’apertura, ma piuttosto una conferma della visione tradizionale secondo cui l’omosessualità sarebbe una condizione “contro natura” e associata a un rischio costante di peccato.

Un aspetto interessante sollevato da Bergoglio è stato il paragone tra gli atti omosessuali e il sesso prematrimoniale. Nonostante entrambi siano considerati inaccettabili dalla dottrina cattolica, esiste una differenza fondamentale: mentre il sesso prematrimoniale è previsto e riconosciuto come parte della realtà umana, l’omosessualità continua a essere vista come un’eccezione. Negli ultimi anni, la Chiesa ha adottato una visione più aperta sul sesso all’interno del matrimonio, riconoscendo anche il piacere come parte dell’unione coniugale. Tuttavia, per quanto riguarda le relazioni omosessuali, non si registrano progressi simili.

L’immagine del bacio tra i due uomini durante l’elezione di Leone XIV rappresenta una sfida per la Chiesa cattolica: quella di confrontarsi con una società sempre più inclusiva e aperta alla diversità. Questo fotogramma non solo riflette i cambiamenti culturali in atto, ma pone anche interrogativi su come la Chiesa intenda affrontare tali trasformazioni in futuro.

Sebbene il pontificato di Francesco abbia portato a un dialogo più aperto su temi sociali e religiosi, molti ritengono che non si possa definire realmente progressista. Come sottolineato da diversi osservatori, tra cui la giornalista Jennifer Guerra, le posizioni della Chiesa su questioni come il gender, i diritti delle donne e l’aborto rimangono ancorate a principi tradizionali. Il recente chiarimento di Francesco sull’omosessualità evidenzia ulteriormente questa tensione tra apertura apparente e conservatorismo dottrinale.

In conclusione, l’elezione di Leone XIV segna non solo l’inizio di un nuovo pontificato, ma anche un momento simbolico che riflette le sfide culturali e sociali che la Chiesa cattolica dovrà affrontare. L’immagine del bacio tra i due uomini nella folla rimane impressa come un segno dei tempi e una testimonianza del mondo secolare che si intreccia con la tradizione religiosa.



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