La moglie lo trova morto in macchina, appena tre giorni dopo che era stato dimesso dall’ospedale: ora si cerca di capire cosa sia successo davvero.
Immagina la scena: lei, già agitata perché lui non risponde più al telefono, lo cerca ovunque e alla fine lo trova… nella sua auto, parcheggiata vicino a una pompa di benzina, neanche troppo lontano da casa. Disperata, chiama subito i soccorsi, ma niente da fare. Per quell’uomo di 51 anni, purtroppo, era già troppo tardi.
La storia, assurda e dolorosa, è successa pochi giorni fa. L’uomo era stato ricoverato per problemi di asma, poi rimandato a casa il 29 agosto. Tre giorni dopo, il dramma. I carabinieri stanno indagando, e ovviamente hanno già ordinato l’autopsia: bisogna capire se c’entra qualcosa il ricovero, se magari in ospedale si sono persi qualcosa o se, davvero, era destino e basta.
Quando i paramedici sono arrivati, hanno provato pure a rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare. Sul corpo, i primi esami hanno escluso segni di violenza, quindi niente scenari da film giallo. Sembra una morte naturale, ma certo, con un ricovero così recente per asma, viene da chiedersi: tutto normale oppure qualcuno ha fatto un errore di troppo?
Insomma, ora tocca aspettare il responso dell’autopsia. E la domanda rimane lì, sospesa: si poteva evitare tutto questo?



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