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Sara Curtis: “Dicevano che i neri non potessero nuotare veloci, una vera stupidaggine”



Sara Curtis, 18 anni, ha vissuto due giorni indimenticabili ai campionati italiani assoluti, dove ha registrato tempi eccezionali nelle distanze dei 100 e 50 metri stile libero. Martedì, la nuotatrice ha infranto il record italiano nei 100 metri, precedentemente detenuto da Federica Pellegrini, migliorandolo di 17 centesimi con un tempo di 53″01. Questo risultato la colloca al vertice mondiale per la stagione, superando l’olandese Milou Van Wijl (53″18) e l’americana Simone Manuel (53″23).



Il giorno seguente, mercoledì, Curtis ha ulteriormente migliorato il record nazionale nei 50 metri, che già le apparteneva. Ha nuotato in 24″52 durante le batterie e successivamente in 24″43 in finale. Questo tempo la posiziona al secondo posto nel ranking mondiale stagionale, appena un centesimo dietro la belga Florine Gaspard.

Sara Curtis non è solo una promessa del nuoto italiano, ma una realtà consolidata. Con i Mondiali in vasca lunga a Singapore in arrivo ad agosto, le aspettative su di lei sono alte. Il suo tempo di 24″43 nei 50 metri stile libero è vicino al tempo necessario per raggiungere la finale delle ultime Olimpiadi di Parigi (24″40). La giovane atleta ha dichiarato: “Non so dove posso arrivare, anzi sì: voglio arrivare dove neppure io immagino. Sono una ragazza semplice e che ama stare in famiglia, quest’anno ho anche la maturità”, dopo aver vinto la finale dei 50 metri agli Assoluti di Riccione.

La famiglia di Sara ha instillato in lei valori di lavoro e sacrificio, fondamentali nel nuoto, uno sport che richiede un impegno costante e intensi allenamenti. Suo padre è camionista, mentre la madre, di origine nigeriana, lavora in una fabbrica di dolci. Sara ha sottolineato: “Sono la prima campionessa di nuoto italiana nera, anzi mulatta. Non mi piace quando sento dire ‘di colore’, non ha senso, a parte che anche il bianco è un colore e poi nessuna pelle al mondo è bianca. Il razzismo? Lo sport abbatte i pregiudizi: c’era qualcuno che pensava che i neri non potessero nuotare velocemente perché avrebbero le ossa più pesanti, che stupidaggine”, ha dichiarato a ‘Repubblica’. Nata a Savigliano, in provincia di Cuneo, Sara rappresenta un simbolo di cambiamento e integrazione.



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