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Settimana di dolori insopportabili, poi il 14enne è deceduto dopo essersi iniettato una farfalla



Un ragazzo di 14 anni in Brasile è morto dopo essersi iniettato una soluzione ottenuta da una farfalla schiacciata, soffrendo per sette giorni di sintomi atroci

Un tragico episodio ha colpito Planalto, nello Stato di Bahia, dove un ragazzo di 14 anni, identificato come Davi, è deceduto giovedì 13 febbraio in un ospedale locale. Il giovane ha confessato di essersi iniettato nella gamba una soluzione derivante da una farfalla schiacciata, un gesto che potrebbe essere stato influenzato da una sfida online. Dopo l’iniezione, Davi ha iniziato a manifestare sintomi gravi, tra cui vomito e difficoltà motorie, che lo hanno portato a rivelare ai familiari la verità sul suo gesto.



Inizialmente, il quattordicenne aveva tentato di minimizzare l’accaduto, affermando di essersi ferito mentre giocava. Tuttavia, con l’aggravarsi della sua condizione, ha finalmente confessato l’atto fatale. Trasportato d’urgenza in ospedale dal padre, Davi è stato ricoverato per una settimana presso l’ospedale generale di Vitória da Conquista, ma i medici non sono riusciti a salvarlo. Durante questo periodo, il ragazzo ha sofferto di sintomi devastanti che hanno portato a un rapido deterioramento della sua salute.

Le autorità locali, in particolare la Polizia Civile di Bahia, stanno attualmente indagando per chiarire le circostanze del tragico evento. Gli investigatori sono in attesa dei risultati dell’autopsia, che dovranno stabilire con certezza la causa della morte di Davi. Si ipotizza che il gesto del ragazzo possa essere stato parte di una sfida virale, una pratica sempre più comune tra i giovani sui social media.

Possibili cause della morte

Secondo le dichiarazioni di Luiz Fernando D. Relvas, specialista presso l’Ospedale Santa Marcelina, la morte di Davi potrebbe essere stata causata da diverse complicazioni. “Non sappiamo con esattezza come abbia preparato questa miscela né la dimensione dei frammenti che si è iniettato nel corpo”, ha spiegato l’esperto. Tra le ipotesi avanzate, vi sono l’embolia, un’infezione o una reazione allergica. Relvas ha anche messo in guardia su un ulteriore rischio: “Potrebbe essere rimasta dell’aria all’interno della siringa, causando un’embolia, che può portare a un rapido peggioramento e alla morte”.

Tossine e shock settico

Gli investigatori stanno anche esaminando la possibilità che le tossine presenti nella miscela iniettata da Davi abbiano provocato un collasso del suo organismo, causando uno shock settico fatale. Questa teoria è sostenuta dalla gravità dei sintomi manifestati dal ragazzo e dalla rapidità con cui la sua condizione è peggiorata. Le autorità stanno cercando di raccogliere ulteriori informazioni per comprendere meglio il contesto in cui si è verificata questa tragedia.

Il caso di Davi solleva interrogativi sulla sicurezza dei giovani in un’epoca in cui le sfide online possono avere conseguenze tragiche. Le piattaforme social sono spesso teatro di comportamenti rischiosi, e la pressione tra coetanei può spingere i ragazzi a compiere atti pericolosi per cercare l’approvazione degli altri. È fondamentale che genitori e educatori siano consapevoli di questi rischi e lavorino insieme per educare i giovani sui pericoli delle sfide online.

La morte di Davi ha suscitato una forte reazione nella comunità di Planalto e oltre. Molti genitori e cittadini stanno esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei propri figli e per l’influenza negativa che le sfide online possono avere. Diverse organizzazioni locali stanno iniziando a organizzare incontri e campagne di sensibilizzazione per affrontare il tema della sicurezza online e promuovere comportamenti responsabili tra i giovani.



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