Il centrale comasco Simone Anzani ha deciso di dire addio alla Nazionale di pallavolo maschile, dopo aver contribuito in modo decisivo alla vittoria dell’Italia nel campionato mondiale, battendo la Bulgaria con un punteggio di 3-1 nella finale disputata a Manila. La scelta di Anzani, 33 anni, arriva al culmine di una carriera internazionale che lo ha visto collezionare successi significativi, e segna un momento di passaggio per il volley azzurro, con l’intento di dare spazio alle nuove generazioni.
In un comunicato carico di emozione, Anzani ha affermato: “Prendete e piangetene tutti”, riferendosi al saluto che ha ricevuto dalla Federvolley. Questo gesto di commiato, avvenuto subito dopo aver segnato il punto decisivo della finale, rappresenta un modo simbolico e significativo per concludere la sua avventura con la maglia azzurra.
Sebbene Anzani non abbandoni del tutto il mondo della pallavolo, poiché continuerà a giocare con la squadra di Modena, non indosserà più la maglia della Nazionale. Il suo ultimo atto rimarrà impresso nella memoria collettiva, un punto che ha avuto un valore non solo sportivo ma anche emotivo, celebrando un trionfo che ha unito i tifosi azzurri.
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Nel suo discorso di ritiro, Anzani ha condiviso le difficoltà affrontate negli ultimi due anni, un periodo segnato da problemi cardiaci che avevano messo a rischio sia la sua carriera che la sua vita personale. “Ho trascorso due anni difficili e sono tornato a fare ciò che amo, giocare a pallavolo,” ha dichiarato, evidenziando come la sua esperienza sia stata complessa ma gratificante. L’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi era stato il suo sogno, ma ora, dopo il trionfo mondiale, ha sentito che era giunto il momento di fermarsi.
Uno dei motivi più profondi alla base della sua decisione è legato alla famiglia. Anzani ha detto: “Lo devo alla mia famiglia e a tutte le persone che si sono sacrificate per me. Lo devo soprattutto alle mie bambine, che tante volte sono state senza il loro papà.” Queste parole mettono in luce il sacrificio personale che ha comportato la sua carriera e l’importanza della sua famiglia nel sostenerlo.
Il momento della vittoria mondiale ha visto Anzani in lacrime, un segno del peso emotivo che questa esperienza ha avuto su di lui. Non appena è suonata la sirena finale, ha espresso gratitudine verso tutti coloro che lo hanno supportato nel suo percorso: “Voglio ringraziare ognuno di voi. Sapete tutti che non sapevo se avrei potuto essere ancora con voi, qui.” Ha anche voluto rendere omaggio a tutti i membri dello staff, al coach e alla Federazione, per la loro costante vicinanza durante le sue difficoltà.
In dieci anni con la Nazionale, Anzani ha collezionato ben 211 presenze, contribuendo a una serie di successi straordinari. Oltre ai due titoli mondiali conquistati nel 2022 e nel 2025, ha anche vinto un oro agli Europei nel 2021 e un bronzo nel 2015. La sua carriera è stata arricchita anche da due argenti, uno nella Coppa del Mondo e l’altro nella Nations League, rendendolo uno dei protagonisti indiscussi della pallavolo italiana.
La decisione di Anzani di ritirarsi dalla Nazionale non segna la fine della sua carriera nel volley, ma piuttosto un nuovo capitolo. La sua esperienza e il suo talento continueranno a brillare nella squadra di Modena, dove potrà trasmettere la sua passione e le sue conoscenze alle nuove leve.



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