Un episodio avvenuto in Pennsylvania ha acceso un acceso dibattito sulle leggi relative alla maternità surrogata e alla protezione dei minori. La coppia gay composta da Logan Riley e Brandon Keith Riley-Mitchell ha recentemente annunciato l’arrivo del loro bambino, finanziato tramite una campagna di crowdfunding. Tuttavia, la rivelazione che Mitchell è un condannato per reati sessuali su minori ha suscitato forti polemiche e preoccupazioni.
Logan Riley, insegnante di scuola elementare nel Maryland, e Brandon Keith Riley-Mitchell, chimico presso Eurofins BioPharma Product Testing a Lancaster, si sono sposati nel 2021 e vivono a Seven Valleys, in Pennsylvania. Nel 2023, hanno avviato una campagna su GoFundMe per raccogliere fondi destinati alla maternità surrogata, fissando un obiettivo di 50.000 dollari, ma sono riusciti a raccogliere solo 2.000 dollari. Nel novembre 2023, hanno trovato una madre surrogata che ha portato in grembo uno dei loro embrioni, dando alla luce il loro figlio.
Tuttavia, un video virale, condiviso dall’attivista Derek Blighe su X (ex Twitter), ha rivelato un aspetto inquietante della situazione. Il video, che ha ottenuto oltre un milione di visualizzazioni, celebrava il percorso della coppia nella maternità surrogata. Ma indagini più approfondite hanno rivelato che Brandon Keith Riley-Mitchell, 39 anni, è un molestatore sessuale di primo livello registrato in Pennsylvania. Nel 2016, è stato arrestato per aver adescato uno studente sedicenne della Downingtown West High School, dove lavorava come insegnante di chimica, con intenti di abuso sessuale. I documenti del Procuratore Distrettuale della Contea di Chester e del Dipartimento di Polizia di Downingtown mostrano che Mitchell ha scambiato oltre 12.000 messaggi di testo con la vittima tra maggio 2013 e dicembre 2014, ha richiesto fotografie di nudo e ha inviato circa 20 immagini di se stesso nudo, oltre a possedere centinaia di video sessualmente espliciti del ragazzo sul suo computer.
Mitchell si è dichiarato colpevole di possesso di materiale pedopornografico e corruzione di minori, ricevendo una condanna fino a 23 mesi di carcere, ma ha scontato solo due mesi prima di essere rilasciato. Come condizione del suo rilascio, gli è stato imposto un divieto di contatti non supervisionati con minori e ha dovuto rinunciare alla licenza di insegnante.
Le leggi sull’adozione in Pennsylvania stabiliscono che i molestatori sessuali non possono adottare o avere in affido minori. La normativa, regolata dal Titolo 23 del Codice Consolidato della Pennsylvania, prevede controlli approfonditi sui precedenti, comprese indagini a domicilio e analisi dei precedenti penali, per garantire che i minori non vengano collocati in ambienti a rischio. Tuttavia, la maternità surrogata gestazionale in Pennsylvania non è esplicitamente regolamentata dalla legge. I precedenti legali, come il caso JF contro DB (897 A.2d 1261, 2006), hanno consentito la pratica, permettendo agli aspiranti genitori di ottenere ordini di parentela prenatale che stabiliscono i diritti legali sul bambino dalla nascita, senza richiedere le stesse verifiche previste per l’adozione.
Questa situazione ha generato una forte reazione sui social media, in particolare su X, dove utenti come @LaurenWitzkeDE hanno descritto la situazione come “allarmante”, suggerendo che i molestatori stiano utilizzando la maternità surrogata e l’adozione per accedere ai bambini. Altri, come @texan_maga, hanno chiesto il ripristino di politiche che proibiscano a “questi pervertiti” di adottare, sottolineando l’urgenza di un cambiamento legislativo. Ci sono stati anche appelli diretti al governatore Josh Shapiro, con post che lo esortano a “fare qualcosa oggi o dimettersi”.
Helen Gibson, rappresentante di Surrogacy Concern, ha espresso preoccupazione, chiedendo un’indagine immediata e suggerendo che questo caso potrebbe non essere isolato. Ha sostenuto la necessità di vietare la maternità surrogata a livello globale, affermando che non è centrata sul benessere dei minori e potrebbe facilitare l’abuso. Questa posizione si allinea con critiche più ampie all’industria della maternità surrogata, come quelle espresse da Michael Knowles del Daily Wire, che ha descritto la maternità surrogata come “gravemente malvagia”.
Il caso mette in evidenza una significativa lacuna nella legislazione della Pennsylvania, specialmente in un contesto in cui la maternità surrogata sta diventando un’opzione sempre più comune per coppie dello stesso sesso e single. Tuttavia, la mancanza di garanzie paragonabili a quelle dell’adozione solleva interrogativi sulla protezione dei minori e sulla necessità di riforme legislative per garantire la sicurezza dei bambini coinvolti in tali pratiche.
Add comment