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Una neonata e una donna sono state trovate morte a Villa Pamphilj, a Roma. L’autopsia suggerisce che la bambina sia stata strangolata, mentre la donna potrebbe essere deceduta per overdose



La tragica scoperta dei corpi di una donna e di una neonata a Villa Pamphilj, a Roma, continua a sollevare interrogativi. I risultati preliminari dell’autopsia effettuata sulla piccola indicano che potrebbe essere stata strangolata, mentre sul corpo della donna non sono stati rilevati segni di violenza. Gli investigatori stanno cercando di stabilire il legame tra le due vittime e le circostanze che hanno portato al loro decesso.



La neonata, di circa cinque mesi, presentava un livido sospetto sulla nuca, un elemento che ha portato il medico legale a ipotizzare uno strangolamento come causa della morte. Il corpo della bambina è stato trovato senza vestiti, abbandonato tra i rovi del parco. Un testimone ha riferito agli inquirenti che “sembrava una bambola”. La donna, invece, è stata rinvenuta chiusa in un sacco nero, con un braccio fuori. A fare la macabra scoperta è stata una ragazza in via Leone XIII, nei pressi della villa.

Secondo le analisi preliminari, il decesso della donna sarebbe avvenuto diverse ore prima rispetto a quello della neonata. Gli esami istologici e tossicologici potrebbero chiarire se la quarantenne, di nazionalità romena secondo le prime ipotesi, sia morta per overdose. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per duplice omicidio aggravato e sta lavorando per ricostruire gli eventi.

Gli investigatori stanno anche aspettando l’esito del test del DNA, che servirà a confermare o smentire il presunto legame di parentela tra le vittime. L’ipotesi principale è che si tratti di madre e figlia. Tuttavia, la situazione rimane intricata e piena di punti oscuri.

Un vertice tra gli inquirenti e gli investigatori è stato convocato presso la Procura di Roma per discutere i progressi delle indagini. Presenti al tavolo il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, il pubblico ministero Antonio Verdi, e i vertici della Squadra Mobile. Le autorità stanno mantenendo il massimo riserbo, ma proseguono con sopralluoghi e rilievi nella zona per raccogliere ulteriori indizi.

Nel frattempo, alcune testimonianze che avevano fatto riferimento a un uomo visto con in braccio un neonato sono state smentite dalla Squadra Mobile. Un testimone aveva dichiarato di aver notato la donna e la bambina insieme a un uomo nel parco in più occasioni. Gli investigatori stanno cercando di identificare questa persona e approfondire il suo possibile coinvolgimento nella vicenda.

Non si esclude che la donna e la neonata potessero vivere nella villa, dormendo in un rifugio improvvisato. La Scientifica ha transennato l’area interessata e sta conducendo indagini approfondite per ricostruire le dinamiche dell’accaduto.



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