Un drammatico episodio si è verificato lo scorso venerdì a Philadelphia, in Pennsylvania, dove una giovane donna, Ada Jardine, ha perso la vita nel tentativo di aiutare una sconosciuta vittima di violenza. La 33enne, originaria degli Stati Uniti, è stata uccisa con la sua stessa arma da fuoco dopo aver cercato di fermare un uomo che stava aggredendo fisicamente la fidanzata.
Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine locali, Ada Jardine si trovava in quella zona per motivi personali: stava cercando lavoro e aveva appuntamenti per presentare alcune candidature. Durante i suoi spostamenti, si è imbattuta in una scena violenta su un marciapiede, dove un uomo e una donna stavano litigando animatamente. La situazione si è aggravata quando l’uomo ha estratto un cacciavite, minacciando la compagna.
Di fronte a quella scena, Ada Jardine ha deciso di intervenire. La giovane si è avvicinata all’aggressore cercando di fermarlo verbalmente, ma poi ha tirato fuori una pistola dalla sua borsetta. L’arma, tuttavia, non era detenuta legalmente. Nonostante il gesto coraggioso della 33enne, l’uomo, identificato successivamente come John Kelly, 45 anni, non si è lasciato intimorire. Con una reazione fulminea, l’aggressore ha disarmato la donna e l’ha colpita ripetutamente con la stessa arma.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona hanno documentato l’intera sequenza degli eventi. Nel video si vede Ada Jardine cadere a terra dopo essere stata disarmata. A quel punto, John Kelly punta la pistola contro di lei e spara due colpi a distanza ravvicinata. La fidanzata dell’uomo tenta inutilmente di fermarlo, cercando di trascinarlo via dalla scena, ma viene respinta con forza. I colpi esplosi risultano fatali per la giovane donna.
Il responsabile dell’omicidio, John Kelly, è stato arrestato poco dopo dalla polizia e ora deve rispondere all’accusa di omicidio. Gli investigatori hanno rivelato che l’uomo era già noto alle autorità per una serie di precedenti penali legati a episodi di violenza. Alcuni testimoni locali hanno riferito che Kelly era solito frequentare proprio quell’incrocio dove si è consumata la tragedia.
L’episodio ha scosso profondamente la comunità e i familiari della vittima. La madre di Ada Jardine, visibilmente sconvolta, ha dichiarato: “Voleva solo aiutare una persona in difficoltà. Probabilmente stava solo cercando di dire a quell’uomo di lasciare in pace la fidanzata.” Parenti e amici della giovane si sono uniti nel dolore e nell’incredulità per una perdita così improvvisa e tragica.
Questo caso riaccende il dibattito sulla detenzione illegale di armi negli Stati Uniti e sull’importanza di intervenire con cautela in situazioni di violenza domestica o aggressioni pubbliche. Nonostante il gesto altruista di Ada Jardine, il suo intervento le è costato la vita in circostanze che hanno lasciato tutti sgomenti.



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