Anticipazioni Uomini e Donne Giovedi 28 marzo: Muriel aggredisce Andrea, in studio Teresa e Dal Corso



Ed eccoci giunti ad un nuovo appuntamento del programma più seguito su Canale 5, ovvero Uomini e Donne, il dating show, condotto da Maria De Filippi in onda come sempre tutti i giorni a partire dalle ore 14:45 dopo la soap Una Vita. Secondo le anticipazioni nella giornata di oggi, assisteremo ad un appuntamento relativo al trono classico e sarà il primo della settimana. Come sempre la puntata inizia con l’ingresso dei tronisti in studio e anche di due vecchie conoscenze della trasmissione di Maria De Filippi ovvero Andrea Dal corso e Teresa Langella. I due avranno un confronto e poi racconteranno al pubblico in studio ed anche noi a casa di aver trascorso dei giorni insieme per capire se tra di loro potesse realmente nascere una bella storia d’amore.



Andrea Dal Corso poi spiegherà che effettivamente lui ha sempre voluto Teresa, ma che durante la scelta non ha avuto il coraggio ed ha avuto anche paura di intraprendere una nuova relazione sentimentale. Teresa tenterà di sottolineare più volte che al momento non sono una coppia, ma che hanno soltanto trascorso un po’ di tempo insieme per capire se è possibile stare insieme oppure no, visto la differenza sostanziale di carattere e anche di vita in generale. I due infine racconteranno che tra loro c’è stato anche un bacio, poi però in studio nasce l’ ennesima discussione e l’ex tronista  dirà di aver capito che tra lei e Dal Corso non potrà mai esserci nulla, proprio perché molto diversi nel modo di fare e di pensare.

Uomini e Donne, il trono di Zelletta

Si passerà poi al trono di Andrea Zelletta ovvero il tronista che in queste settimane ha fatto parecchio parlare di se. ma soprattutto ha fatto infuriare le sue corteggiatrici. Zelletta sembra abbia deciso di provocarle non portandole in esterna nessuna di loro e a reagire malissimo sarà proprio Natalia che inizierà a piangere dicendo di essere piuttosto delusa dal tronista. Anche Klaudia si arrabbierà molto perchè Andrea ha baciato anche altre ragazze e dirà che non se l’aspettava dopo l’esterna piuttosto intima che aveva fatto con lei.

SI arrabbierà parecchio anche Muriel dicendo al tronista che ha mancato di rispetto, non soltanto per il bacio, ma in generale per il comportamento tenuto e soprattutto per aver rincorso Natalia.Poi poi alla fine decide di uscire con Natalia per tirarle un po’ su il morale ed è uscito anche con Klaudia. Muriel avrà  una reazione molto dura e in studio infatti poi ci sarà una discussione molto forte con la ragazza, la cui reazione però per Andrea sarà molto esagerata.

Andrea Del Corso: “Mi ha fatto male vedere tanti siti di gossip che riprendevano Fake News”«

La sua famiglia come l’ha presa? Ne avete parlato?
«Sono fortunato perché ho una famiglia con una grande apertura mentale. Si sono messi a ridere, perché mi conoscono. Sembra che non ci abbiano dato molto peso, che non si siano posti il problema, anche se spero non ci siano stati male – per tutto il clamore – senza avermelo dato a vedere. Non escludo per niente che la situazione abbia infastidito la mia famiglia, ma siamo uniti, mi hanno dato appoggio su tutto. E sono consapevoli della mia sessualità, come lo sono io». Perché secondo lei gira questo genere di notizie? Come mai questa persona ha voluto arrecarle un danno rivelando fatti privati e falsi, disinteressandosi della sua privacy, oltre che della verità dei fatti?

«Si tratta di persone sole, che non distinguono la vita reale dal mondo dello spettacolo. Fanno della loro vita privata uno show. E questo li porta a creare false notizie, pensando forse di essere all’interno dello spettacolo. Vogliamo giudicarle? Giudichiamole. Ma è proprio questo il loro scopo, come insegnava Oscar Wilde: “Bene o male, l’importante è che se ne parli”. Qualcuno li chiama “morti di fama”: non s’interessano se dicono il falso, pensano “Magari poi chiederò scusa”. E intanto hanno parlato di me, per appagare l’ego. Ognuno di noi ha obiettivi diversi: i miei, per cui ho fatto questo percorso a Uomini e Donne, li ho spiegati. Gli altri, non lo so. È tutto molto triste, c’è un’insicurezza di fondo che sta portando pian piano le persone a vendere la propria anima, ma anche quella degli altri, malcapitati che non c’entrano niente, che a loro non hanno mai neanche stretto la mano. Questo dovrebbe portare i media a prendere delle posizioni: anche i giovani dovrebbero essere tutelati. Sarebbe meglio prevenire che curare».

Qual è l’arma migliore per difendersi da queste tempeste social?
«Vorrei dare anche un consiglio ai ragazzi come me che potrebbero trovarsi in queste dinamiche, lo l’ho vissuta così, senza dare troppo peso, senza rispondere. Non vedono l’ora, cercano di sentirsi importanti anche per un minuto. Se si tratta di cose vere, si può gestirla in un altro modo, lo però, con questa persona, ho semplicemente fatto la foto in un bar. Non bisogna aver paura di niente, il tempo dà qualunque tipo di risposta. Il mio modus vivendi è questo: difficilmente perdo le staffe e attacco una persona, anche se mi ha fatto del male. È un meccanismo umano: quando le persone non sanno giocare le proprie carte, preferiscono denigrare gli altri. È più facile fare lo sgambetto che correre con le proprie gambe, lo vedo tutto questo come insicurezza, mancanza di carattere. Per come sono fatto, mi verrebbe da chiamare la ragazza e aiutarla, chiederle cosa non va nella sua vita. Forse queste persone non hanno mai avuto chi desse loro una mano, hanno sempre dovuto “arrangiarsi”, stare a galla in qualunque modo, lo mi sono vergognato a dover smentire, a scendere a questi livelli. Anche se, allo stesso tempo, sapevo che, essendo così esposto, era una cosa che faceva parte del gioco. Mi ha innervosito molto, ma ho preferito rimanere calmo e sfogarmi magari con un’ora di palestra. La verità, comunque, viene sempre a galla».

Lei poi ha deciso di rispondere alle accuse…
«Ho risposto ma in modo tranquillo, non volevo dare tutta questa importanza. Quando però un mio amico, che mi conosce bene, è arrivato a chiedermi se queste cose fossero vere, questo mi ha allarmato: se lui dubitava della verità, chissà gli altri! Allora mi sono sentito di rispondere nero su bianco con un commento e sfido questa persona a dimostrare il contrario. Puoi inventarti delle chat, fare quello che vuoi, ma io so chi sono. Puoi inventare, ma fino a un certo punto. Aggiungo solo che mi dispiace che ci sia bisogno di arrivare a questo per essere qualcuno».
È un discorso sul rapporto tra essere e apparire? «Assolutamente. Si dice il falso per apparire, l’essere viene meno, la sostanza è in terzo piano. Mi fa paura questo perché, se i giovani crescono in questo modo, siamo allo sbaraglio».

Qual è la cosa che le è dispiaciuta di più?
«lo sono super disponibile con chi mi chiede foto e video. Magari queste persone vanno oltre la loro comfort zone, prendono coraggio e vengono a chiedermi una foto, magari per la famiglia. Ma forse sono stato troppo disponibile, perché c’è chi ci mette la cattiveria. Questo consiglio agli altri: state più attenti, non fatevi cogliere impreparati. Certo che è difficile capire se la situazione può diventare scomoda. Questa cosa mi ha lasciato l’amaro in bocca. Vorrei capire i motivi reali per aver messo tanta cattiveria, per aver detto il falso pur di emergere. Mors tua, vita mea. Ma così è troppo. È cannibalismo sociale, ed è brutto. Ritratterebbe tutto se ci guadagnasse altra visibilità, ci metterei la mano sul fuoco. Mi chiederebbe scusa pubblicamente». Vuole aggiungere qualcosa? «Sì.

Volevo solo dire che sono pienamente consapevole della mia sessualità. È la mia privacy, certo, ma sono cavolate. Sia chiaro, chiarissimo: io sono prò comunità: ognuno può, anzi deve, essere ciò che vuole. Il mio motivo di fastidio è l’invenzione di fatti non veri, ma fatti di qualunque tipo: questa cosa poteva farla una donna, un uomo, chiunque. Questo vorrei che fosse chiaro. Il mio giudizio è solo e limitatamente sull’operato di questa persona, a cui io non ho fatto nulla. Non so chi sia, non la conosco, non so cosa abbia fatto nella sua vita. E lei dice che è staté”a letto con me…».



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