La vera storia tra Amadeus e Giovanna Civitillo: età, carriera, biografia, figli e vita privata



Non si ferma mai Amadeus. Mentre, tra un imprevisto e una polemica, conduce il 72° Festival di Sanremo, il presentatore già pensa alla nuova avventura che lo attende al sabato sera, su Raiuno. Dal 12 febbraio, infatti, Amadeus condurrà Affari tuoi formato famiglia, versione serale del celebre gioco dei pacchi. E non lo farà da solo: al suo fianco ci sarà la donna della sua vita, Giovanna Civitillo.



Dopo il primo incontro, nel 2003 a L’eredità — lui era il conduttore, lei la ballerina della “scossa” – due matrimoni (nel 2009 civilmente, nel 2019 in chiesa) e aver avuto un figlio, José Alberto, adesso i due innamorati, si ritrovano l’uno accanto all’altra per una nuova, appassionante, sfida televisiva in prima serata su Raiuno. Un’avventura “formato famiglia”, appunto.

Amadeus, stai lavorando senza sosta: ti dividi tra l’Ariston e il pensiero di Affari tuoi formato famiglia: rivelaci il segreto dei tuoi super poteri… «Cerco di vivere giorno per giorno, nonostante le inevitabili difficoltà. Se c’è un imprevisto, lo affronto quando si presenta, vale per questo Festival così come per il prossimo programma dietro l’angolo. Così evito lo stress. Certo, è un po’ come avere sempre la spada di Damocle sulla testa a causa del Covid-19, anche se la situazione oggi, grazie ai vaccini, è diversa rispetto all’anno scorso».

Torni a lavorare in coppia con tua moglie: perché proprio adesso? «Si tratta un format in cui il gioco ruota intorno al senso della famiglia e dei rapporti e ogni concorrente porta con sé familiari o amici stretti per giocare. Quindi, quale occasione migliore per tornare a lavorare insieme, dal momento che la nostra è una storia di grande amore e famiglia? Ci sarà anche un ospite vip diverso per ogni puntata, una persona con cui abbiano un rapporto di amicizia».

Qual è il segreto della vostra intesa? «La complicità e il confronto sono la nostra forza. Ci conosciamo da quasi vent’anni e ci basta uno sguardo per intenderci. Finora Giovanna ha fatto scelte professionali indipendenti dalle mie, ma ci siamo sempre reciprocamente confrontati su tutto. E sono molto contento che sia anche qui al Festival come inviata de La vita in diretta di Alberto Matano».

È vero che la sua presenza ti aiuta ad allontanare stress e tensioni? «Verissimo. Qui all’Ariston, per esempio, mi basta un’occhiata a lei e a mio figlio seduti in prima fila per capire come vanno le cose. In molti mi chiedono se ho un rito scaramantico, prima di andare in scena. Ecco, io non ne ho, a parte scegliere sempre lo stesso camerino o l’albergo e la stanza dove dormire, ma senza la mia famiglia non mi continua da pag. 11 muovo: è il mio portafortuna».

A proposito di donne, hai voluto cinque co-conduttrici sul palcoscenico dell’Ariston, tutte attrici: perché questa scelta? «È un modo per accendere ancora di più i riflettori sul mondo del cinema, della fiction e del teatro, particolarmente colpiti dal Covid. E queste cinque attrici, ognuna a suo modo, sono tutte molto rappresentative. Ognuna di loro, soprattutto, ha una storia importante da raccontare, che spero possa dare spunti di riflessione a chi guarda il Festival da casa sua».

Un omaggio non solo all’arte, ma a tutto il mondo femminile. «Esatto, perché le donne hanno una marcia in più, hanno quella capacità di analizzare meglio le situazioni e vedere più lontano rispetto a noi uomini».

Sei soddisfatto di questo tuo terzo Festival? Del cast e delle canzoni che hai portato sul palco? «Sono riuscito a portare sul palco tanti artisti di diversa generazione e varietà musicale. Anche in questo 72° Sanremo si canta soprattutto l’amore e nei testi è assente il tema della pandemia, proprio perché, dopo due anni difficili per tutti e, per alcuni, addirittura drammatici, c’è bisogno di tanta leggerezza e, almeno per una settimana, di poter sognare e guardare al futuro con ottimismo.

L’anno scorso quel sogno ce lo ha regalato la vittoria dei Màneskin (quest’anno ospiti nella prima serata, ndr il gruppo rock che ha conquistato tutto il mondo. Era successo solo a Domenico Modugno con Volare». A proposito di sogni, un desiderio per il futuro? «Speriamo di passare al più presto a una fase endemica della pandemia da Covid-19.

Il mio pensiero e la F mia preoccupazione è  per mio figlio e per tutti i ragazzi come lui, o anche più grandi, che si ritrovano a misurarsi con ’i una vita di restrizioni in un’età che dovrebbe essere la più bella e spensierata. Ecco, la sofferenza la provo per i giovani, soprattutto se ripenso alla mia adolescenza in totale libertà, perché questi due anni non li dimenticheranno tanto facilmente».

Da vent’anni la chiamano «raccomandata», la accusano di vivere della luce riflessa del marito Amadeus, di approfittare della fama di lui per apparire in Tv. Ma per Giovanna Civitillo la realtà è diversa e per la prima volta lei ha raccontato la sua verità con le lacrime agli occhi. «Incontrare Amadeus è stata la fine della mia carriera», ha confessato l’ex ballerina de L’eredità a Domenica in. «Diciamolo, perché è così.

Prima di lui, ho fatto parte di tutti i corpi di ballo, volevo fare e facevo la ballerina. Tutte le trasmissioni tv, Rai e Media-set, in cui c’era un corpo di ballo, io le ho fatte! Ho incontrato Ama ed ecco la fine della mia carriera televisiva». Con un tenero sorriso, la Civitillo ha poi confidato: «Amadeus mi ha stravolto la vita, me l’ha migliorata. Ho realizzato il mio vero sogno, quello di costruirmi una bella famiglia e avere un figlio meraviglioso. Non rimpiango nulla, sono felice».

Questo non significa, ovviamente, che la decisione di dedicarsi alla famiglia non abbia portato con sé una dose di sofferenza: «Quando vado a teatro, piango al momento dell’applauso. Mi è costato sacrificare la danza», ha detto Giovanna commuovendosi fino alle lacrime. «Io nasco come ballerina classica, mi sono diplomata, poi ho fatto tanti concorsi internazionali, ho lavorato. Alla fine mi sono allontanata, anche perché a mio figlio José non piace che io balli».

Parole, queste, che l’ex ballerina non aveva mai pronunciato prima. Tantomeno in diretta tv e con le lacrime agli occhi. Parole che hanno colpito i telespettatori di Raiuno: molti, sul web, hanno cominciato ad accusare il conduttore del Festival di Sanremo di aver impedito alla moglie di coltivare la carriera, a favore della sua. Ma Giovanna, per difenderlo, ha tenuto subito a precisare: «Qualcuno ha frainteso le mie parole o forse mi sono spiegata male.

Nessuno mi ha chiesto di lasciare la danza, tantomeno Amadeus che mi ha sempre sostenuta», ha scritto sui suoi profili online. «Sono semplicemente cambiate le mie priorità, ho scelto di dedicarmi ad altro, per godermi quanto di bello mi stava accadendo nel privato. Felice, determinata e senza nessun rimpianto! Si può essere moglie, mamma e donna in carriera. Soprattutto si deve essere liberi di scegliere!». Lei ha scelto e a-desso non ha nulla da recriminare, insomma.

Tantomeno al marito, che da sempre appoggia e sostiene in ogni nuova avventura televisiva: «A volte mi chiedono che cosa provo quando lo vedo sul palco dell’Ariston e se non vorrei essere al posto suo, io rispondo che per me è lo stesso. È come se ci fossi io lì, sono sinceramente felice per lui e per il suo successo», ha ribadito sicura la Civitillo.

Certo, adesso l’ex ballerina de L’eredità è ancora più felice perché scende in campo in prima persona: dopo aver applaudito il marito al Festival e aver fatto l’inviata de La vita in diretta a Sanremo, sbarca in prima serata su Raiuno con la versione per famiglie di Affari tuoi. Accanto a lei ci sarà ancora una volta l’amore della sua vita, Amadeus. Che, dopo tante rinunce, le ha finalmente regalato un’altra occasione in tivù.



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