Chi era Mino Reitano e come è morto?



Il 7 dicembre sarebbe stato il compleanno di Mino Reitano, ma è trascorso quasi tredici anni dalla sua morte a causa di un tumore all’intestino nel gennaio 2009. Oggi, la trasmissione del primo pomeriggio di Rai1 condotta da Serena Bortone, commemora la carriera e la vita del cantante calabrese con un approfondimento.



Beniamino Reitano, conosciuto come Mino, è nato il 7 dicembre 1944 a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria. Nelle sue canzoni ha spesso celebrato temi come l’amore romantico, il Meridione e l’emigrazione. Egli era anche solito scrivere le musiche dei suoi testi, spesso in collaborazione con i suoi fratelli, ed era anche un autore per altri artisti. Apprezzato per la sua esuberanza interpretativa, è sempre stato considerato una sorta di evergreen della musica italiana.

Nel corso degli anni Settanta, ha partecipato a vari festival, come Un disco per l’estate (primo posto nel 1971 con Era il tempo delle more), Cantagiro, Festivalbar e Canzonissima (secondo posto nel 1973 con Se tu sapessi amore mio). Reitano ha anche scritto La sveglia birichina, brano che ha vinto lo Zecchino d’oro nel 1973, ed ha partecipato sette volte al Festival di Sanremo. Il suo brano più conosciuto è probabilmente Italia, inizialmente scritto per Pavarotti, ma cantato da Reitano, con cui ha chiuso al sesto posto. Negli anni Novanta e Duemila, Reitano era spesso ospite in televisione, fino a quando nel 2007 gli è stato diagnosticato un maschio.

Con grande tristezza, annunciamo la scomparsa di Mino Reitano, all’età di 65 anni, ad Agrate Brianza. Reitano aveva perso la madre a soli due anni e aveva trascorso la sua infanzia con il padre, ferroviere con una grande passione per la musica. Tale passione fu trasmessa a Reitano che studiò nel conservatorio e fece gavetta tra Italia e Germania, suonando in un club con i Beatles, all’epoca ancora sconosciuti. Reitano era sposato da molti anni con la sua amata moglie Patrizia, con cui aveva due figlie, Giuseppina Elena e Grazia Benedetta. Era un uomo di grande fede cattolica e sempre innamorato della sua consorte.



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