Intrappolata tra le porte dell’autobus, l’autista la investe: le asportano una gamba e perde la vita



È in corso un’indagine su un autista di Roma Tpl che ha investito un passeggero di 87 anni rimasto incastrato tra le porte e poi caduto a terra. A seguito dell’incidente, il passeggero ha subito l’amputazione di una gamba ed è deceduto otto giorni dopo.



Venerdì scorso, 10 marzo, Iolanda Verrillo, un’anziana donna di 87 anni, è tragicamente deceduta in seguito all’amputazione di una gamba dopo essere rimasta incastrata tra le porte dell’autobus numero 701. L’incidente è avvenuto mentre scendeva dall’autobus, che collega la Fiera di Roma al capolinea di via Lenin, nella zona di Villa Bonelli. Ha sofferto per otto giorni prima di soccombere alle ferite.

L’autista dell’azienda privata Roma Tpl, un uomo di 53 anni, è attualmente indagato per omicidio stradale. Secondo quanto riferito, la donna ha perso l’equilibrio e ha gridato in preda al panico, ma l’autista dell’autobus non se n’è accorto e l’ha travolta con le ruote alla gamba sinistra.
L’anziana è deceduta dopo otto giorni di sofferenza.

I testimoni dell’incidente erano sia passeggeri che pedoni. L’autista ha fermato il mezzo solo dopo aver colpito l’anziana donna, che è stata poi portata in ambulanza all’ospedale St. Camillus a causa delle ferite riportate.

I medici hanno effettuato gli esami necessari e curato le ferite. Nonostante gli sforzi, non sono riusciti a evitare l’amputazione della gamba. Purtroppo la salute della donna ha continuato a peggiorare fino alla sua morte, avvenuta dopo un lungo periodo di sofferenza.

Indagine sul conducente

Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del Gruppo Marconi hanno effettuato i rilievi del caso e sono attualmente in corso gli accertamenti del caso. La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l’autista e sta accertando se nell’incidente siano state commesse negligenze, come una distrazione alla guida, o se la tragedia poteva essere evitata. Si sta valutando se gli specchietti retrovisori funzionassero correttamente e se il conducente stesse usando il cellulare in quel momento.



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