L’ultimo gesto di Angelo Reina: uccide la madre di sua figlia e si toglie la vita



Nelle sue ultime foto sui social, Angelo Reina appariva sorridente, insieme alla figlia che aveva avuto con Marisa Leo, la donna che avrebbe tragicamente ucciso con colpi di fucile prima di togliersi la vita. Questo gesto estremo da parte del 42enne imprenditore di Valderice ha sconvolto chiunque lo conoscesse. Nessuno avrebbe mai immaginato che dietro quel sorriso si celasse un piano tanto oscuro.



Un Dramma Familiare

Angelo Reina era il proprietario di un vivaio di famiglia a Marsala e aveva avuto una relazione con Marisa Leo, 39 anni, diversi anni prima. Da questa relazione era nata una figlia nel 2019. Tuttavia, la loro storia d’amore era stata breve e si erano separati. Nonostante la fine della loro relazione, Angelo non aveva mai accettato la separazione e aveva iniziato a perseguitare Marisa. Nel maggio 2020, la donna aveva denunciato Angelo per stalking.

Marisa, tuttavia, era determinata a far crescere sua figlia con un padre presente nella sua vita. Stava cercando di stabilire un rapporto civile con Angelo Reina, come avevano notato coloro che la conoscevano. Marisa stava facendo ogni sforzo per cercare di superare le difficoltà e creare un ambiente stabile per la figlia.

Il Tragico Epilogo

Angelo Reina aveva premeditato l’atroce atto. Con l’inganno di un incontro per discutere della figlia che aveva in comune con Marisa, l’ha attirata tra i vigneti che lei curava e le ha sparato con un fucile, uccidendola sul colpo. Tre o più colpi di fucile hanno interrotto prematuramente la vita di Marisa Leo.

Dopo aver commesso l’omicidio, Angelo Reina si è diretto verso Castellammare del Golfo. Su un cavalcavia, ha puntato il fucile verso di sé e si è tolto la vita, precipitando dal viadotto per circa 50 metri.

Questo tragico epilogo ha messo in luce l’estrema complessità delle relazioni e delle dinamiche familiari. Un gesto così scioccante getta luce su quanto sia importante affrontare le questioni emotive e i conflitti nelle relazioni in modo sano e costruttivo, evitando il ricorso a soluzioni tragiche come questa.



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