Controcopertina

Ragazzino di 7 anni riceve il cuore da uomo morto da pochi minuti, primo trapianto da donatore a cuore fermo



Nel cuore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un bambino di soli sette anni ha ricevuto una seconda possibilità grazie a un trapianto di cuore straordinario. Ci troviamo di fronte al primo trapianto pediatrico in Italia da un donatore a cuore fermo, un’operazione che ha compiuto un passo importante nella storia della medicina e della chirurgia.



Il Dono di una Nuova Vita

Il protagonista di questa storia è un bambino affetto da miocardiopatia dilatativa, una condizione cardiaca grave. La sua speranza di sopravvivenza risiedeva in un cuore sano e forte. La speranza è diventata realtà grazie alla generosità straordinaria di due genitori in lutto. Questi coraggiosi genitori hanno acconsentito al prelievo degli organi dal loro bambino deceduto, rendendo possibile questo miracolo medico.

L’Operazione Rivoluzionaria

L’intervento di trapianto di cuore è stato eseguito dall’equipe del Centro Trapianti di Cuore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, diretto da Amedeo Terzi. Questo eccezionale sforzo ha coinvolto cinquanta persone e ha richiesto tredici ore di lavoro intensivo. Il cuore del donatore, che aveva smesso di battere da circa venti minuti, è stato recuperato con successo e trapiantato nel giovane paziente. Ma la generosità del donatore non si è fermata qui; fegato e reni sono stati donati per dare nuova vita ad altri pazienti bisognosi.

Una Luce di Speranza

Amedeo Terzi, responsabile del Centro Trapianti di Cuore, ha sottolineato l’enorme importanza di questa procedura per la comunità pediatrica in attesa di trapianti. In Italia, ben sessantaquattro pazienti pediatrici attendono con ansia un cuore che possa salvarli, con tempi di attesa che spesso superano l’anno. Questo trapianto pionieristico apre nuove possibilità per il recupero di organi e offre speranza a molti altri bambini e alle loro famiglie.

Gratitudine per la Generosità e la Professionalità

L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha espresso profonda gratitudine al donatore e alla sua famiglia per il loro nobile gesto. Ha anche elogiato il personale sanitario coinvolto per la loro eccellente professionalità e dedizione. Questo risultato è molto più di un semplice successo medico; rappresenta una nuova vita per il giovane paziente e una sorgente di speranza per molte altre famiglie, soprattutto in questo periodo festivo.



Add comment