Terremoto a Reggio Calabria: Paura tra gli Abitanti e Scuole Chiuse



Una scossa di terremoto ha colpito oggi la città di Reggio Calabria, causando paura tra gli abitanti e portando alla chiusura delle scuole. L’evento sismico è stato registrato alle 7.49 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha calcolato una magnitudo di 3.6.



Moltissime persone hanno condiviso le loro esperienze sulla scossa sui social media. Alcuni hanno descritto la sensazione di “tutto tremante” e di oggetti caduti dalle mensole. La paura ha colpito numerosi residenti, svegliati dall’inaspettato movimento tellurico.

Fortunatamente, al momento, non sono pervenute richieste di soccorso o segnalazioni di danni alla sala operativa dei vigili del fuoco. Non sono stati riportati feriti tra la popolazione, ma l’episodio ha sicuramente messo in allerta la comunità locale.

L’Episentro della Scossa

L’epicentro della scossa è stato localizzato a Samo, un piccolo comune con 732 abitanti situato nella città metropolitana di Reggio Calabria. Samo si trova a circa 37 chilometri dalla città di Reggio Calabria, in direzione della costa ionica. Vari comuni limitrofi, tra cui Ferruzzano, Bruzzano, Sant’Agata, Caraffa del Bianco, Staiti e Casignana, si trovano tutti entro un raggio di sei chilometri dall’epicentro. La profondità del sisma è stata registrata a 14 chilometri, una profondità relativamente bassa che ha permesso di avvertire la scossa anche a diverse distanze dall’epicentro.

Reazioni delle Autorità Locali

Il sindaco di Samo, Paolo Pulitanò, ha dichiarato che la popolazione è scesa in strada e si trova ancora all’esterno delle abitazioni a causa della paura. Al momento, la situazione sembra essere sotto controllo, e non sono giunte segnalazioni di danni significativi.

In seguito all’evento sismico odierno, le scuole rimarranno chiuse per consentire ai tecnici di effettuare controlli di sicurezza sul territorio.

La Vulnerabilità Sismica della Calabria

Va notato che la Calabria è una regione con una pericolosità sismica molto alta, sia per la frequenza che per l’intensità degli eventi sismici storici. La vulnerabilità della zona è altissima, in parte a causa della fragilità delle strutture edilizie, e l’esposizione è molto elevata, data la densità abitativa e la presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale in aree interessate da faglie attive. La regione continua a essere monitorata da esperti per mitigare i rischi sismici e garantire la sicurezza della popolazione.



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